Palermo: usavano bimbo per portare a segno le rapine

di Mena Grimaldi

 PALERMO. Una banda di rapinatori è stata sgominata nella giornata di martedì dai carabinieri di Palermo. In tutto dieci persone che si servivano di un bambino di dieci anni, figlio di un membro della gang, per mettere a segno delle rapine.

Il bambino, infatti, aveva il compito di effettuare dei veri e propri sopralluoghi e dare il via libera ai complici. Nel mirino della banda tabaccherie, banche e supermercati, che rapinavano durante i fine settimana sicuri di portare via un bottino maggiore.

Al vertice della gang un uomo di 40 anni di Bagheria, la convivente e un cugino. Fondamentali per l’inchiesta le immagini girate dai sistemi di videosorveglianza installati dagli istituti di credito e dai negozi presi d’assalto.

Ricostruita la cerchia dei sospettati, i magistrati hanno disposto una serie di intercettazioni che hanno consentito di scoprire non solo i membri della banda, ma anche il modo in cui operavano, preparando accuratamente i colpi e agendo con grande rapidità, con l’utilizzo di coltelli e pistole giocattolo.

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