Infilitrazioni mafiose, sciolto il Comune di Ventimiglia

di Mena Grimaldi

Gaetano ScullinoVENTIMIGLIA. Secondo comune della provincia di Imperia sciolto, nel giro di un anno, per infiltrazioni mafiose. Questa volta è toccato a Ventimiglia.

La decisione, su proposta del ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, è arrivata nella giornata di venerdì, deliberata dal Consiglio dei Ministri. “Sono state riscontrate forme di condizionamento da parte della criminalità organizzata”, si legge nella nota di Palazzo Chigi. Con lo scioglimento del Consiglio comunale del “parlamentino” al confine con la Francia, dunque, viene interrotta anticipatamente la legislatura, a maggioranza Pdl, eletto nel 2007 e pronto per la nuova tornata elettorale della prossima primavera. Ad amministrare la cittadina ora sarà un commissario prefettizio.

Nella cittadina ligure stupore e amarezza da parte dei politici. Per il capogruppo del Pdl, Giovanni Ascheri: “Un po’ di amarezza c’è sicuramente. Il sindaco non l’ho ancora sentito, ma dovremo vederci più tardi per fare il punto. Per ora, non mi sento di dire altro”. Secondo il direttore generale del Comune, Marco Prestileo: “Non possiamo che prendere atto di questa decisione. So che il sindaco, Gaetano Scullino (nella foto), al momento, è a Genova e nel tardo pomeriggio dovrebbe convocare una conferenza stampa. Da parte nostra non possiamo che rispettare questa decisione”. Il consigliere comunale di opposizione, Franco Paganelli, del Pd, commenta: “Mi dispiace, soprattutto per la città, e mi spiace anche come amico del sindaco. Poi le valutazioni politiche lasciamole al partito”.

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