ROMA.La Commissione Industria al Senato dà il via libera all’emendamento del governo al decreto liberalizzazioni decreto che reintroduce l’Ici sui beni commerciali degli enti no profit e della Chiesa.
Il premier Mario Monti ha espresso soddisfazione perché – spiega in commissione industria al Senato abbiamo intercettato una preoccupazione diffusa, alla quale abbiamo cercato di dare una formulazione, spero convincente per tutti.
La norma sull’Imu per la Chiesa, inoltre, è stata informalmente sottoposta alla Commissione Ue per avere conferma, sempre in via informale, che la procedura di infrazione sia chiusa. Non vorrei destabilizzare questo meccanismo. L’Ue e il governo italiano affronteranno il tema dell’Imu per la Chiesa in base alla sua esatta incidenza e senza pregiudizi ideologici.
Parlando specificamente delle scuole, Monti ha affermato che non è corretto chiedersi se le scuole in quanto tali siano esenti dal pagamento dell’Imu, bensì quali siano esenti e quali sottoposte alla disciplina introdotta con l’emendamento. La risposta è univoca ha aggiunto Monti sono esenti quelle che svolgono la propria attività in modo concretamente non commerciale.
Il capo del governo ha indicato i parametri per considerare non commerciali le scuole: L’attività paritaria è valutata positivamente se il servizio è assimilabile a quello pubblico, in particolare sul piano dei programmi scolastici, dell’applicazione dei contratti nazionali e su quello della rilevanza sociale. Inoltre, il bilancio dovrà essere tale da preservare in modo chiaro la modalità non lucrativa. E quindi l’eventuale avanzo sarà destinato all’attività didattica.