Agrigento: bimbo morto dopo iniezione di cortisone

di Mena Grimaldi

 AGRIGENTO. Sarà l’autopsia a stabilire le cause del decesso di un bambino di 4 anni, Alessandro Pesce, morto subito dopo un’iniezione di antibiotico.

Il piccolo, residente a Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento, secondo quanto raccontato dalla madre, stava male da una settimana a causa di un forte raffreddore, degenerato poi in bronchite con febbre alta. Il farmaco, una fiala di Bentelan, farmaco a base di cortisone, associata a una dose di Rocefin, antibiotico utilizzato per curare patologie bronchiali, era stato prescritto dal pediatra di famiglia per attenuare la bronchite e la febbre alta. Ma così non è stato.

Subito dopo la puntura, effettuata dalla madre, il bambino è peggiorato improvvisamente ed è deceduto in pochi minuti prima di arrivare al pronto soccorso dell’ospedale di Licata, fra le braccia dei suoi genitori. Ancora non sono chiare le cause del decesso, ma si ipotizza che il farmaco prescritto possa aver causato uno choc anafilattico.

La procura di Agrigento sulla tragedia ha aperto un inchiestamentre i carabinieri hanno immediatamente disposto il sequestro della salma avviando le indagini necessarie.

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