Serie A, Palacio e Jankovic stendono la Lazio

di Redazione

PalacioNell’anticipo delle 12.30 della 22esima giornata di campionato, il Genoa batte la Lazio rischiando nel finale di compromettere la vittoria.

Marino schiera il classico 4-4-2 con Frey tra i pali, Mesto a destra, Granqvist e Kaladze al centro, 27 Constant a sinistra, sulla linea mediana ci sono Biondini e Kucka, Jankovic e Sculli esterni del centrocampo, in attacco il ritrovato Alberto Gilardino che fa coppia con Palacio che oggi compie i 30 anni. La Lazio di Reja, dopo la vittoria per 2-0 contro il Milan all’Olimpico, vuole continuare il momento si con una vittoria che la terrebbe ancora attaccata al treno scudetto. Il tecnico biancoceleste ricorre al 4-2-3-1, schierando Marchetti tra i pali, in difesa Konko e Garrido giocano sulle fasce, Diakitè e Stankevicius sono i centrali. Bassi davanti alla difesa ci sono Ledesma e Matusalem , all’ultimo minuto Hernanes non ce la fa ed in campo viene schierato Tommaso Rocchi che conGonzalez e Lulic costituisce il trio dietro alla punta Klose.

Il freddo condiziona l’avvio, il campo è pesante e le due squadre trovano difficoltà nel creare azioni degne di nota fino al 10’ minuto: Palacio prova un tiro con l’intento di trovare una deviazione ma il pallone termina la sua corsa alle spalle di Marchetti. Per l’argentino si tratta del settimo goal nelle ultime cinque partite, tutti goal siglati di fila. La Lazio si affaccia in avanti ma Gonzalez, servito da Klose, temporeggia troppo finendo per calciare di poco a lato. I capitolini conducono il gioco ma al 25’ arriva il raddoppio da “comiche” di Jankovic: sul cross di Sculli Marchetti esce a Vuoto, Stankevicius non arriva a deviare il pallone che arriva all’esterno del Genoa, per lui è un gioco da ragazzi mettere dentro il 2-0. Il rossoblù è in giornata ed al 34’ prova da 35 metri una conclusione che sfiora di poco la porta di Marchetti. Lulic al 42’ arriva alla conclusione di testa ma mette sul fondo. Il primo tempo termina così col doppio vantaggio dei liguri sulla la Lazio.

Partenza di secondo tempo traumatica per i capitolini: dopo appena 13 secondi è ancora Jankovic ad andare a segno usufruendo dell’errore di Garrido. Il Genoa si siede un po’ sugli allori e la Lazio ne approfitta subito: Lulic viene steso in area da Mesto, per l’arbitro è rigore. Ledesma dal dischetto non sbaglia accorciando per i suoi. I liguri, per non rischiare troppo, tentano di addormentare la partita in parte riuscendoci e praticamente per 20 minuti non succede nulla. Kucka all’80’ con un rasoterra sfiora la rete e solo 3 minuti dopo Diakitè si fa cacciare fuori per continue proteste. Malgrado l’inferiorità numerica la Lazio prova a riacciuffare la partita nel finale e riesce a mettere a segno con Gonzalez, sull’assist di Klose, la rete del 3-2 finale. Per il Genoa è la terza vittoria di fila in casa per 3-2 dopo i successi con Udinese e Napoli.

Soddisfatto il tecnico del Genoa, Marino: “Abbiamo commesso qualche errore, ma nel complesso abbiamo tenuto bene il campo, stavolta con meno sofferenza rispetto alla partita con il Napoli, ogni partita ha una sua storia, partiamo sempre per vincere, e quando gli avversari si trovano sotto non hanno più niente da perdere e spingono molto. La Lazio è una grandissima squadra, ma la vittoria l’abbiamo meritata, non penso ci sia nulla da dire. Palacio di partita in partita dimostra che è un campione, siamo contenti di averlo”.

La Lazio si ferma dopo la vittoria col Milan e lo fa perdendo per infortunio sia Hernanes che Rocchi, sostituito dopo appena 7 minuti da Candreva. Reja non voleva scendere in campo con questo freddo come ha sottolineato prima della partita.

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