Da olio esausto a Biodiesel: successo del Meetup

di Redazione

 GRICIGNANO. Convinti che il giusto modo per sensibilizzare la popolazione sia dare l’esempio, dal mese di dicembre i ragazzi del Meetup Agro-Aversano hanno iniziato una raccolta di olio usato nelle case dei cittadini di Gricignano e dintorni.

Poi hanno contattato una ditta del settore della provincia di Napoli che ha fornito, gratuitamente, una tanica da circa 100 litri con filtro e 75 taniche da cinque litri l’una. Ricevuto il dono è iniziata la distribuzione sul territorio delle taniche, chiedendo alle massaie collaboratrici di versare l’olio usato che utilizzavano per i loro pranzetti nel bidoncino e di ricontattare i ragazzi quando era pieno. Circa due mesi e le prime taniche sono giunte. Cosa ne hanno fatto? La risposta è semplicissima. L’azienda, sempre gratuitamente, ha dato la sua disponibilità nel venire a ritirare il tutto quando avevamo terminato la raccolta. Dall’olio usato, infatti, si può ricavare energia. Attraverso un particolare trattamento chimico, da questo liquido, che normalmente sarebbe destinato a inquinare, ove non c’è un buon sistema di depurazione con danni ambientali enormi, si ricava “Biodiesel”.

Quali sono questi danni? Ecco un piccolo riepilogo:

Suolo: deposita un film sottilissimo attorno alle particelle di terra e forma così uno strato di sbarramento tra le particelle stesse, l’acqua e le radici capillari delle piante, impedendo l’assunzione delle sostanze nutritive.

Falda: forma sopra di essa uno strato lentiforme che si sposta con la falda stessa verso la valle e può raggiungere pozzi di acqua potabile anche molto lontani, rendendoli inutilizzabili; infatti un litro di olio mescolato a un milione di litri d’acqua basta per alterare il gusto in limiti incompatibili con la potabilità.

Specchio d’acqua superficiale: può andare a formare una sottile pellicola impermeabile che impedisce l’ossigenazione e compromette l’esistenza della flora e della fauna.

Per rendere il messaggio ancora più forte i ragazzi del Meetup hanno deciso di provare a vedere se era vero tutto ciò, se davvero si può trasformare l’olio in diesel, e dopo un piccolo ripasso di chimica e tanta buona volontà si sono messi al lavoro per trasformare una piccola quantità di quell’olio (1 litro) in Biodiesel, da poter utilizzare anche nelle loro vetture.

L’iniziativa, tra l’altro, riveste importanza economica per un Comune. Le ditte, infatti, sono disposte a pagare l’Ente, offrendo anche un servizio di assistenza e raccolta di tale sostanza, per ogni tonnellata di olio che ricevono.

Intanto, con la speranza che questa loro esperienza sia da esempio per la futura amministrazione comunale che guiderà Gricignano, i ragazzi del Meetup ringraziano chi ha distribuito le taniche e tutte le famiglie che hanno raccolto e restituito in questi mesi l’olio esausto delle loro cucine che sarà consegnato alla ditta che ha sostenuto il progetto. “Circa 300 litri di olio in meno sversato in mare. Scusate se son pochi!”, esclamano dal Meetup.

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