Afghanistan, Nato: “Entro il 2013 stop ai combattimenti”

di Mena Grimaldi

RasmussenBRUXELLES. “Entro la metà del 2013 il ruolo delle forze Isaf in Afghanistan cambierà: più formazione e, soprattutto, termine delle operazioni di combattimento”.

Ad annunciarlo in una breve dichiarazione alla stampa nella mattinata di giovedì a Bruxelles, il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen. Rasmussen ha confermato le dichiarazioni di Leon Panetta, segretario alla Difesa americano, che aveva già annunciato che la missione di combattimento sarebbe terminata entro la fine del prossimo anno.

A partire dalla metà del 2013, dunque, le forze di sicurezza afgane saranno in grado di controllare l’intero Paese e da quel momento il ruolo delle truppe della Nato cambierà gradualmente passando dal combattimento al supporto e alla formazione.

Il calendario per il ritiro delle truppe dall’Afghanistan “resta immutato”, ha sottolineato il leader della Nato, che ha rimandato ogni eventuale decisione aggiuntiva al summit di Lisbona del prossimo mese di maggio. “Da quello che ho sentito e che ho visto, ritengo che tutti gli alleati e tutti i partner sostengono le decisioni prese a Lisbona. “Per quella data – ha annunciato Rasmussen – gli afghani avranno la responsabilità di tutto il Paese e da quel momento il ruolo delle nostre truppe cambierà. Ovviamente – ha tenuto a precisare il segretario generale della Nato – è di importanza cruciale che questo cambiamento di ruolo avvenga in modo coordinato con l’Isaf e che si tenga conto della situazione della sicurezza sul terreno”.

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