Inchiesta Castello, la telenovela continua…

di Redazione

 CASTEL VOLTURNO. Continua l’inchiesta avviata qualche settimana fa dalla Pro Loco Volturnum sul caso Castello e facciamo un salto di cinque anni sulla nota storia del monumento della località rivierasca.

Dal 2003, passiamo per un attimo al 2008, anno in cui il dibattito politico, tra l’amministrazione comunale targata Nuzzo, che era in crisi e l’opposizione, che a sua volta, scalpitava al fine di ritornare alla guida della città, era palesemente infuocato.

Da qualche tempo erano apparse le impalcature attorno al Castello. Ponteggi messi su al fine di avviare, o per lo meno di rendere eseguibile il piano di messa in sicurezza della fortezza. Direte voi, ma quanti anni sono trascorsi dall’installazione delle impalcature? Beh ormai appare chiaro che le prime cinque candeline sono state spente. L’iniziativa architettonica faceva parte dei piani di indirizzo sanciti dall’Accordo di Programma tra il Comune di Castel Volturno, la Provincia di Caserta, la Regione Campania e il Consorzio Rinascita.

Per rendere chiare le idee ai lettori abbiamo ripreso due articoli apparsi all’epoca dei fatti su un mensile locale “Sapzio Libero”.Il primo pertinente l’intervista espletata sul numero di marzo/aprile del 2008, all’allora ex assessore ai Lavori Pubblici della giunta Scalzone, Sergio Luise e l’altro inerente l’iniziativa della giunta Nuzzo in merito alla costituzione di un protocollo d’intesa ad integrazione dell’Accordo di Programma.

Dal primo articolo si evince quanto segue: l’ex assessore Luise precisò che la messa in cantiere delle impalcature fu concordata dall’amministrazione Scalzone con la componente privata al fine di avviare un piano di primo intervento per recuperare la struttura, ma alla domanda: Che cosa significa questo? Che occorreranno altri interventi da effettuare sul Castello?Lo stesso rispose: “Beh, dopo i lavori di messa in sicurezza avremmo dovuto consultare una serie di imprese specializzate nel restauro e nello screening dell’intero impianto, in quanto non sappiamo ancora oggi (e questo a marzo 2008, dopo cinque anni esatti dalla firma dell’Accordo di Programma ndr), quale sorpresa ci riserva strutturalmente il Castello”.

Dall’analisi di queste dichiarazioni si comprendono due cose che, nonostante fosse stato elaborato una prima bozza di progetto dal Consorzio Rinascita mediante l’Albertoizzo&PartnersSrl – architectureengneering e bla, bla e bla… non si conosceva a fondo la caratterizzazione strutturale del Castello, se non la componente architettonica. Quindi l’ex assessore per ‘sorpresa’ intendeva, con ogni probabilità, il timore di una carenza strutturale dovuta le condizioni precarie del Castello; e che i Coppola non sarebbero stati i soggetti diretti alla realizzazione del recupero del Castello, ma occorreva, non solo effettuare una ricerca di imprese specializzate, ma addirittura effettuare altri progetti e studi.

Da qui, si evince che dopo cinque anni dall’Accordo di Programma si era giunti solo al primo stadio. Oggi dopo circa, altri cinque, si è riusciti a effettuare la progettazione definitiva, ma il Castello versa nelle stesse condizioni del 2008. Dopo l’attacco dell’ex assessore Luise alla giunta Nuzzo, in cui la si accusava di non partecipare ai tavoli istituzionali sul Castello, in data 21 luglio 2008, la risposta da parte dell’amministrazione comunale dell’epoca, avvenne mediante l’integrazione dell’Accordo di Programma con un altro protocollo d’intesa (altre carte…), promosso dall’allora assessore Antimo Traettino.

Nel dibattito intervenneroPasquale Iorio – a cui fuaffidato il compito di elaborare la bozza di documento base per il Protocollo; Mario Ucciero in rappresentanza del comune di Villa Literno (accompagnato da Carlo Scippacercola,esperto di formazione); il dottor Francesco Mercurio in rappresentanza del Consorzio Rinascita; la professoressa Assunta Esposito della Sun; la professoressa Maria RosariaArena in rappresentanza delle organizzazioni sindacali; l’assessore provinciale Enrico Milani.

Nella discussione fu ribadita la necessità di definire uno strumento di programmazione e di intervento sul territorio deidue comuni (a integrazione dell’accordo di programma) per un piano di azioni formative sulla base dell’analisi dei fabbisogni emergenti nel sistema produttivo locale e nei settori economici trainanti: turistico e alberghiero – nautica e diportistica – sanità di eccellenza.

Nel protocollo furono indicate le priorità di interventi per accrescere le conoscenze e le competenze necessarie alle politiche di occupabilità, di riqualificazione ambientale e valorizzazione delle risorse (naturali, paessagistiche e turistiche) per lo sviluppo locale sul territorio Domizio. Alla fine dell’incontro fu formalizzata la composizione dei soggetti promotori del protocollo aggiuntivo, che furono i seguenti: Comune di Castel Volturno (soggetto capofila); Comune di Villa Literno; Regione Campania – Assessore alla Istruzione,Formazione e Lavoro; Provincia di Caserta- Assessore alla Formazione e Lavoro; Consorzio Rinascita. Il partenariato locale sarà composto dai seguenti enti e forze sociali: Sun – Facoltà di Scienze ambientali e di Scienze Matematiche,Fisiche e Naturali; Camera di Commercio, Artigianato e Industria di Caserta; Ente Parco Riserva Foce del volturno e Garigliano; Segreterie provinciali Cgil-Cisl-Uil di Caserta.

L’incontro per la sottoscrizione del protocollo aggiuntivo fu fissato per il giorno martedì 29 luglio, alle ore 12, con la presenza dell’assessore Regionale pro tempore. Ad oggi, 25 febbraio 2012, la telenovela continua…

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