Sforato il Patto di Stabilità, il Pdl: “Pagano vada a casa”

di Redazione

Giuseppe Di MartinoCASALUCE. “L’incapacità del sindaco Pagano e della sua amministrazione è certificata. E’ ufficiale: il Comune di Casaluce non ha rispettato il patto di stabilità”.

Lo afferma Giuseppe Di Martino, del Pdl di Casaluce, che fa riferimento ad una nota inviata ai consiglieri comunali con la quale si conferma il mancato rispetto del Patto di stabilità. “E’ la prima volta nella storia della Repubblica – continua Di Martino – che il Comune di Casaluce si trova in una situazione del genere. Gravi ed onerose le conseguenze per tutti i casalucesi, che porteranno l’immobilità della macchina amministrativa e l’impossibilità di realizzare le opere previste dalla commissione straordinaria. Inoltre, la riduzione dei trasferimenti da parte dello Stato centrale porterà ad un aumento delle tasse. Infatti, già si vocifera nei corridoi del comune di un ulteriore aumento dei tributi, Tarsu, per i rifiuti, ed Imu (ex Ici) con percentuali altissime. Ma la domanda che il popolo di Casaluce si deve fare è del perché oggi parliamo di sforamento del patto. Dalle nostre conoscenze ci risulta che le cause sono dovute a responsabilità dirette degli amministratori, e non ad un fattore tecnico come ha dichiarato il sindaco Pagano”.

“Non è ammissibile – incalza Di Martino – cercare alibi su incombenze varie. La verità e’ che si e’ speso e spalmato a destra e a manca oltre il dovuto e che si sono sprecate risorse ingenti, che, alla fine, hanno compromesso il bilancio. Lavori appaltati senza completare le procedura di finanziamento, senza la certezza che i fondi promessi dalla regione Campania, fossero realmenteentrati nelle casse del comune. Responsabilità dirette dell’assessore ai lavori pubblici Antonio Tatoneche avrebbe dovuto piantare la tenda sotto gli uffici del centro direzionale per fare arrivare i soldi promessi, e per i quali già paghiamo i mutui alla Cassa Depositi e Prestiti. L’assessore Tatone dovrà assumersi le proprie responsabilità e dar conto in Consiglio Comunale di quanto accaduto. Per favore, ‘arrecettate ‘e chiancarelle e pigliate ‘a via da casa’, se vi è rimasto un briciolo di dignità”.

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