“Movida”, blitz della Finanza: denunce e sequestri nel Casertano

di Redazione

 CASERTA. Le fiamme gialle del comando provinciale della Guardia di Finanza di Caserta hanno attuato il “Piano coordinato di controllo economico del territorio” che ha interessato diverse aree della città di Caserta e zone della provincia.

50 pattuglie di finanzieri in divisa hanno intensificato in questo fine settima nana l’azione di contrasto agli illeciti economico-finanziari, attuando moduli operativi di controllo trasversali per la repressione e la prevenzione degli illeciti fenomeni in materia di evasione fiscale, sommerso e tutela del lavoro dipendente, abusivismo commerciale, contraffazione marchi, sicurezza prodotti, tutela del “made in Italy”, videogiochi e scommesse illegali. Sono stati effettuati 15 interventi che hanno portato al sequestro di: 185 articoli contraffatti (borse); 576 dvd per violazione alla normativa inerente al diritto d’autore; 395 articoli privi dei requisiti di sicurezza; con conseguente segnalazione alle autorità competenti di 12 persone, di cui una per “clandestinità”. Effettuati 30 diversi interventi presso pubblici esercizi o aziende nel corso dei quali sono stati individuati 20 lavoratori irregolari.

Nel corso del controllo economico del territorio, finalizzato ad acquisire indici di capacità contributiva da utilizzare per i successivi approfondimenti ai fini fiscali, identificate 20 diverse persone alla guida di altrettanti automezzi di “grossa cilindrata”. Sono emerse specifiche incongruenze nel 30% dei casi tra cui: una donna di 34 anni, proprietaria di autovettura Mercedes ML risultata sconosciuta al fisco; un professionista, avvocato, proprietario di Land Rover 2.700 di cilindrata, valore 36.500 euro, risultato all’Anagrafe Tributaria, titolare di reddito per il 2010 pari a euro 5.351. Cinque autovetture infine, sono risultate intestate a società di capitale di cui 2 con dichiarazione fiscale in perdita sulle quali sono in corso mirati accertamenti.

Altre pattuglie – in questo caso composte da militari in “abiti civili” – sono state contestualmente impegnate nel controllo della regolare emissione di scontrini e ricevute fiscali. Le zone maggiormente interessate dalla operazione delle Fiamme Gialle sono state quelle del centro storico e le zone a più alta vocazione commerciale. L’attività si è conclusa con il controllo di oltre 100 esercizi commerciali e professionisti e nei confronti di 82 di questi sono state riscontrate irregolarità nell’emissione del documento fiscale, realizzando oltre il 80% di inadempimenti agli obblighi previsti dall’erario. Eseguiti 10 controlli a liberi professionisti (medici specialisti) con la percentuale di irregolarità pari al 100%.

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La presenza dei finanzieri ha determinato una variazione media degli incassi del 75% con un picco massimo di oltre il 100%. Ulteriori controlli nelle ore serali e notturne nei confronti di 40 esercizi commerciali ubicati nelle zone della cosiddetta “movida” (discopub, ristoranti, pizzerie, eccetera) elevando 30 diverse infrazioni fiscali. In questi locali sono stati controllati 42 lavoratori, di cui 20 risultati irregolari.

Inoltre,notificati quattro provvedimenti di chiusura richiesti dalla Guardia di Finanza per la contestata mancata emissione di quattro scontrini fiscali nel trascorso quinquennio rilevati nel corso degli ordinari controlli strumentali. Nei primi due mesi del 2012 sono state avanzate 64 proposte di chiusura di esercizi commerciali e sino ad oggi eseguiti 35 analoghi provvedimenti.

Infine, nel corso degli interventi, sono stati eseguiti anche controlli nel settore dei giochi, con un’azione di contrasto decisa ed efficace. Effettuati otto interventi conclusi con la segnalazione di cinque persone e il sequestro di cinque video-poker/slot.

Il “Piano Coordinato” si pone l’obiettivo di tutelare gli operatori economici “regolari” dalla sleale ed illecita concorrenza degli abusivi e di coloro che vendono merci fuori norma salvaguardando gli esercenti che rispettano gli obblighi di emissione dei documenti fiscali che risultano indebitamente “svantaggiati” rispetto alla illecita concorrenza che viola le norme tributarie.

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