Findomestic: “Abbiamo sempre operato con correttezza”

di Redazione

 CASERTA. Findomestic Banca affronta fiduciosa il procedimento giudiziario che si apre al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), “consapevole di aver sempre operato con la massima scrupolosità nei confronti della clientela, nonché prestando la massima attenzione alla Legge e alle normative della Banca d’Italia che regolamentano la sua attività”.

“Per quanto riguarda la vicenda, l’azienda sottolinea che i consulenti tecnici del pubblico ministero hanno utilizzato una formula di calcolo degli interessi difforme da quella espressamente indicata dalla Banca d’Italia”, afferma Chiaffredo Salomone, amministratore delegato di Findomestic Banca “Hanno tenuto conto – continua Salomone – nel conteggio di alcune voci di costo che la normativa esclude espressamente di inserire, come ad esempio il costo delle imposte di bollo e/o sostitutive”.

Secondo l’azienda infatti, nella consulenza del pubblico ministero vi sono le seguenti inesattezze: “E’ stata utilizzata una formula per il calcolo del Teg (Tasso Effettivo Globale, utile alla determinazione delle soglie di usura) difforme da quella espressamente indicata da Banca d’Italia nelle proprie istruzioni di vigilanza (cui Findomestic, come soggetto vigilato, si attiene); è stata utilizzata, sempre dai consulenti del pubblico ministero, la stessa formula di calcolo sia per i prestiti personali che per le carte di credito rateali (diversamente da quanto disposto in materia dalla Banca d’Italia stessa); sono state incluse, inoltre, nel calcolo del Teg alcune voci di costo, considerandole alla stregua degli interessi, che la normativa esclude espressamente, come ad esempio il costo delle imposte di bollo e/o sostitutive”.

“E’ evidente – continuano dalla Findomestic – che se nella consulenza del Pubblico Ministero sono state utilizzate modalità di calcolo difformi da quelle prescritte dalla normativa il risultato finale del calcolo è inesatto. In particolare, è da sottolineare come non sia stata adeguatamente considerata la perizia dei consulenti tecnici di Findomestic Banca, nella quale, applicando le formule e le voci di costo corrette, era evidente come i tassi applicati da Findomestic, sui casi oggetto della contestazione, fossero in linea con la normativa della Banca d’Italia”.

Findomestic, nel confermare la massima disponibilità a collaborare con l’autorità giudiziaria, ricorda come da tempo è impegnata “a promuovere una cultura della trasparenza e della consapevolezza a favore dei propri clienti sulle tematiche del credito responsabile. Nella sede processuale Findomestic Banca è fiduciosa di poter evidenziare in maniera documentata l’assoluta estraneità alla fattispecie di reato che le viene contestata”.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico