“Prigioniero” dell’Enel Energia

di Redazione

Francesco SarracinoAVERSA. Prigioniero di Enel mercato libero. Succede a Francesco Sarracino, docente presso l’istituto Alberghiero di Aversa.

Dando ascolto ai messaggi pubblicitari che promettono risparmio certo a fronte del cambio del gestore che fornisce energia elettrica e gas il 9 giugno del 2009 firmò un contratto per trasferire la sua utenza abitativa dalla vecchia Enel a Enel Energia. Rileggendo con attenzione il contratto sottoscritto il docente si rese conto che in realtà il cambio non era favorevole, così ne chiese la rescissione. La possibilità era prevista dalle norme contrattuali, il diritto andava esercitato entro dieci giorni dalla firma dell’atto, così Sarracino ne fece immediatamente richiesta con lettera raccomandata con ricevuta di ritorno. Era il 10 giugno, appena ventiquattro ore dopo la firma. Dunque, tutto apposto? Niente affatto. Enel Energia non ha posato l’osso. Affermando di non aver ricevuto quella lettera raccomandata, della quale il docente ha la cartolina di ritorno, non solo non ha rescisso il contratto ma ha chiesto il pagamento contrattualmente fissato per attivare l’utenza e per gli eventuali consumi. Sarracino, avendo chiesto la rescissione, non ha pagato e con una nuova raccomandata ha ribadito la richiesta di annullamento allegando una fotocopia della cartolina di ritorno. Per tutta risposta l’Enel Energia ha sospeso la fornitura di luce e gas, costringendo il docente a chiedere ospitalità alla sorella, dove alloggia ancora oggi, e a rivolgersi ad un avvocato per far valere i suoi diritti. Risultato: non la rescissione del contratto ma un assegno da 60 euro emesso, a dicembre 2010, da Enel Energia quale risarcimento per il disagio prodotto al cliente. “Insomma, al danno si è inteso aggiungere la beffa”, commenta Sarracino che ha denunciato la “truffa” dai media per rendere nota la storia affinché sia di monito ad altri che avessero idea di dare ascolto a messaggi pubblicitari, ha chiesto l’intervento del Codacons di Aversa per ottenere giustizia.

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