Elezioni, il Pdl prima seduce e poi abbandona Farinaro?

di Nicola Rosselli

Antonio FarinaroAVERSA. “A questo punto il nome di Antonio Farinaro non ci sta più bene”. Dal Popolo della Libertà, che a lungo lo ha corteggiato, perl’ex presidente del consiglio comunale in quota Udc ci sarebbe il disco rosso.

Ad onor del vero, l’avvocato aversano ha sempre fermamente declinato ogni proposta. Nel gioco delle possibili alleanze, infatti, i pidiellini si sono irrigiditi, anche a seguito della posizione assunta a livello provinciale dal partito del presidente Mimì Zinzi. Tuttavia, occorre dirlo, il partner privilegiato, al di là delle liste e dei movimenti satelliti, come Gruppo della Libertà, Aversa Più, Nuovo Partito Socialista e Udeur, rimane sempre l’Udc.

Il partito di Casini, infatti, è ritenuto l’alleato ideale anche perché, una volta stabilità l’alleanza con il partito di Cesa, non sarebbe più possibile la realizzazione di un grande centro, per cui anche liste centriste come Noi Aversani o l’eventuale lista di Peppe Stabile e i seguaci dell’ex parlamentare Paolo Santulli. Quest’ultimo, in particolare, non pare non creda possibile che il centro possa vincere senza un’eventuale alleanza con il Popolo della Libertà. Se così fosse, alla fine, eccettuate le diverse liste civiche nate con l’intento di far guadagnare la poltrona di consigliere comunale al proprio candidato a sindaco, ci sarebbero due grossi schieramenti ai due poli opposti. Sempre che, ovviamente, non vada in porto la proposta di governo di salute pubblica lanciata da Alberto Coppola, supportata a livello trasversale, sulla quale, a quanto è dato sapere, qualcuno starebbe lavorando.

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