Cordolo Viale Kennedy, continua la protesta dell’Aifvs

di Antonio Arduino

 AVERSA. All’assessore alla viabilità Carlo Amoroso non bastano due mesi per mettere in sicurezza il cordolo di viale Kennedy, responsabile di decine di incidenti, alcuni dei quali mortali, …

… intorno al quale automobilisti poco rispettosi delle norme del codice della strada effettuano una vietatissima e pericolosissima inversione di marcia per imboccare via Numeroso o la poco distante via Pelliccia. L’intervento, annunciato nel corso di un’intervista concessa dall’assessore, che aveva anche affermato di avere nelle disponibilità di cassa 100mila euro per la manutenzione ordinaria ed altrettanti per quella straordinaria delle strade cittadine, era stato pubblicizzato da queste colonne il 6 dicembre scorso ma, ad oggi, niente è stato fatto.

Malgrado l’impegno fosse stato assunto per dare risposta concreta alle richieste della sezione locale dell’Associazione Familiari delle Vittime della Strada, presieduta da Biagio Ciaramella, presente in quella occasione, che con il comitato civico Strisce Blu aveva segnalato più volte la necessità di un intervento su quel punto critico della variante. “La soluzione che adotteremo – affermò Amoroso – è semplice. Allungheremo il cordolo portandolo fino all’altezza dell’incrocio di Viale Kennedy con via De Filippo. In questo modo gli automobilisti che intendessero tornare indietro non potranno più fare inversione ma dovranno immettersi in via Pirandello per poi girare a sinistra, imboccare via De Filippo e rientrare su Viale Kennedy correttamente”.

L’uovo di Colombo che per essere realizzato necessitava di un finanziamento che, forse, poteva essere ottenuto usando una parte dei fondi disponibili nelle casse dell’assessorato per le opere di manutenzione stradale. Un’ipotesi che non sembra essere diventata realtà.

Da qui la protesta dell’Aifvs che ricorda all’assessore la mancanza di questo impegno e dell’altro espresso nella stessa occasione di rifare le strisce per gli attraversamenti pedonali cancellate dal tempo e disegnarne di nuove dove necessarie. “Doveva essere fatto prima della fine dell’anno, invece siamo ancora aspettando”, scrive il responsabile dell’Aifvs, ricordando che la sicurezza stradale deve essere uno dei punti del programma elettorale di tutti coloro che intendono candidarsi a sindaco della città. “Non si può – dice Biagio Ciaramella – dimenticare la sicurezza stradale e spendere denaro pubblico per favorire attività remunerative private come accaduto per la pista di pattinaggio sul ghiaccio la cui installazione è stata finanziata con 13 mila euro dei cittadini senza che vi fosse un ritorno agli stessi e, in più, concedendo il finanziamento in tempo reale”. “Per il cordolo e le strisce pedonali stiamo ancora aspettando i fondi e questo- continua- dimostra la scarsa sensibilità amministrativa nei confronti di una emergenza qual è quella della sicurezza stradale che, se trascurata, fa vittime, particolarmente tra giovani e giovanissimi”. “La, ancora ad oggi, mancata realizzazione della messa in sicurezza del cordolo, sia pure arrangiata con una provvisoria installazione di strutture in plastica di tipo new jersey o semplici paletti dissuasori, per mancanza di fondi messa a confronto con altre spese fatte dall’Amministrazione per, ad esempio, installare un numero enorme di panchine in una strada dove il passeggio è praticamente inesistente come via Fermi dimostra – conclude Ciaramella – il livello di attenzione che l’Amministrazione dedica ai problemi veri della città. E questo, in termini elettorali, di sicuro non paga”.

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