Rifiuti, la giunta comunale: “Piano provinciale da annullare”

di Redazione

Biagio Di MuroSANTA MARIA CV. La giunta comunale ha approvato le osservazioni alla proposta di piano provinciale di gestione dei rifiuti della Provincia di Caserta, ribadendo la ferma opposizione alla realizzazione di un digestore anaerobico sul territorio di Santa Maria Capua Vetere.

Nel complesso e articolato documento, si evidenzia innanzitutto che il piano è stato redatto sulla base di una stima della produzione di rifiuti che risulta sovradimensionata, quando invece è probabile che gli effetti della crisi economica porteranno a uno scenario di riduzione. Analogamente – a giudizio dell’amministrazione comunale – viene riportato un trend della percentuale di raccolta differenziata che non tiene conto di vari fattori emergenziali che ne hanno rallentato la crescita esponenziale negli ultimi cinque anni.

“Il dimensionamento dell’impiantistica proposta dal piano provinciale di Caserta – si legge nel documento – è di fatto pensato ancora in ottica emergenziale. Ai cittadini si nega così l’opportunità di vedersi riconosciuti i meriti di tutti gli sforzi effettuati: sforzi fatti contro la sfiducia di presidenti di consorzi di gestione intercomunali, molti sindaci e assessori che da sempre pubblicamente hanno negato la possibilità al popolo casertano di pensare di meritare un altro modello di gestione se non quello finalizzato a discarica e incenerimento”.

Il documento è corredato da una serie di rilievi di natura tecnica, che minano fortemente la credibilità stessa del piano provinciale. Con riferimento al digestore anaerobico, si sottolinea poi che “l’area indicata è classificata area ad elevata concentrazione di inquinanti aeriformi. L’introduzione del nuovo digestore, con i conseguenti flussi veicolari, aumenterà notevolmente i Pm10 mentre la combustione dei gas dai fanghi in esso abbancati e messi a digerire aumenterebbe la concentrazione di sostanze azotate”.

E’ da sottolineare, inoltre, che l’impianto sarebbe realizzato in un’area già fortemente urbanizzata, nelle immediate vicinanze della casa circondariale, di scuole e di immobili per civile abitazione. Il documento, alla luce delle considerazioni in esso contenute, si conclude con la richiesta dell’annullamento completo della pianificazione proposta, avviando immediatamente un nuova pianificazione che tenga conto delle regole democratiche di partecipazione pubblica e delle proposte alternative alle pratiche di smaltimento e termodistruzione dei rifiuti solidi urbani e delle pratiche di corretta gestione dei rifiuti non urbani provenienti da attività commerciali e industriali del territorio provinciale.

A tal proposito, si sottolinea altresì che – nella stessa seduta di giunta – è stata approvata la delibera di adesione all’associazione dei Comuni italiani “Zero Waste 2020”, che prevede una serie di azioni tanto sul versante della raccolta differenziata, quanto sul versante della riduzione dei rifiuti urbani, con potenziamento del riciclo-riuso e del compostaggio controllato.

Tra i primi interventi, ad esempio, verranno concertate con gli interessati alcune azioni tra cui: disciplina della pubblicità postale non indirizzata, incentivazione all’uso dell’acqua pubblica al fine di ridurre le bottiglie di plastica, promozione della vendita di prodotti “alla spina” (specialmente quelli riguardanti l’igiene personale e della casa), introduzione del sistema “vuoto a rendere” per tutti i confezionamenti in vetro, incentivo all’uso di pannolini lavabili.

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