Un consorzio per salvare il Giudice di Pace

di Redazione

Antonio TartaglioneMARCIANISE. 50mila euro annui per servizi e forniture, più il costo del personale in organico, il cui fabbisogno, in una bozza di proposta progettuale, è stato fissato a 6 unità in possesso di un diploma di scuola media superiore.

Sono queste le spese complessive da affrontare per il funzionamento, e dunque il mantenimento, dell’ufficio del Giudice di Pace di Marcianise e che andrebbero ripartite tra i Comuni del Comprensorio, da riunire in un Consorzio. E proprio la fattibilità della sua costituzione è stata al centro del tavolo di discussione apertosi nella mattina del 20 gennaio, presso la sala giunta, con i delegati degli Enti Locali interessati.

A fare da padrone di casa, il sindaco Antonio Tartaglione, insieme con una nutrita rappresentanza di consiglieri comunali, appartenenti per la maggior parte alla classe forense. Per il Comune di Macerata è intervenuto direttamente il sindaco Munno, mentre Capodrise si è affidata alle competenze dell’assessore Argenziano. Assente il primo cittadino di Portico di Caserta che, contattato telefonicamente, aveva però già dato la propria disponibilità a condividere le iniziative promosse dall’assemblea. Fuori sede Americo Porfidia, sindaco di Recale. Ha partecipato anche Martino Cantiello, coordinatore dell’ufficio del giudice di pace locale.

Si è trattato di una riunione preliminare, in cui il sindaco Tartaglione, dopo aver letto lo schema del Decreto Legislativo di soppressione ed accorpamento degli uffici del Giudice di Pace, ha illustrato la sua proposta per il mantenimento di quello marcianisano, addentrandosi anche nei dettagli tecnico- economici. Gli amministratori intervenuti si sono subito dichiarati favorevoli allo spirito dell’iniziativa, evidenziandone i vantaggi che ne deriverebbero, primo fra tutti lo snellimento degli iter processuali che, in alternativa, graverebbero tutti sugli uffici restanti: Caserta e Santa Maria Capua Vetere. Hanno poi reso noto di farsi portavoce della proposta all’interno della loro amministrazione, assumendo così una posizione unanime, univoca e chiara da comunicare al prossimo vertice tra i Comuni, previsto tra due settimane. L’assemblea ha poi posto l’accento sulla necessità di accelerare i tempi ed, in caso di costituzione del Consorzio, di iniziare subito a lavorare in modo da non farsi cogliere impreparati dall’eventuale approvazione dello schema di decreto.

A margine dell’incontro, il sindaco Tartaglione: “Mi ha fatto molto piacere riscontrare la disponibilità dei primi cittadini degli altri Comuni del Comprensorio: chiaro segno che il problema è avvertito e che la sua risoluzione è una questione impellente per tutti. Sono fiducioso sulle reali possibilità di costituire il consorzio. Se si proseguirà su questa strada, ci metteremo presto al lavoro per ripartire dettagliatamente le spese per il funzionamento dell’ufficio marcianisano, sul quale non grava la scure di un canone di fitto mensile, atteso che l’immobile che lo ospita è di proprietà comunale”.

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