Processo Mills, Berlusconi ricusa i giudici milanesi

di Mena Grimaldi

Berlusconi e GhediniMILANO. Alla Corte d’Appello di Milano arriva l’istanza di ricusazione nei confronti dei giudici del processo Mills.

A depositarla i legali di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini e Piero Longo, contro il collegio della decima sezione penale di Milano, presieduto da Francesco Vitale, che sta celebrando il processo Mills, dove l’ex premier è accusato di aver pagato 600mila dollari a Mills perché rendesse testimonianze reticenti in processi in cui era precedentemente imputato, accusa che l’ex premier ha sempre respinto. Al centro dell’istanza c’é la convinzione della difesa che la prescrizione scada prima della data fissata dal collegio per la sentenza, l’11 febbraio.

Secondo fonti giudiziarie, dunque, i legali del Cavaliere stanno scrivendo un’istanza di ricusazione, richiesta che si fa nei casi in cui si sostiene che i giudici non sono del tutto imparziali e non possono, quindi, prendere una decisione nel processo. Tra l’altro, proprio giovedì, i giudici con un’ordinanza avevano tagliato tre testimoni alla difesa di Berlusconi e avevano fissato l’udienza per l’esame dell’ex presidente del Consiglio per il 31 gennaio, anche se i difensori sostenevano che si dovesse fare dopo la conclusione dell’esame testimoniale dell’avvocato inglese.

La nuova istanza ora dovrebbe essere affidata alla quinta sezione della Corte d’Appello, che poi dovrà decidere sulla richiesta della difesa. Di solito, la decisione della Corte d’appello avviene in tempi rapidi e, stando alla giurisprudenza maggioritaria, il processo non si blocca in attesa della decisione sulla ricusazione. Inoltre, i giudici, se non è ancora arrivata la decisione sulla ricusazione, devono fermare il processo prima della sentenza, ovvero prima di entrare in camera di consiglio.

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