La protesta dei “Forconi” si allarga: blocchi stradali in tutta Italia

di Antonio Taglialatela

Il casello di Caserta Sud (barriera Napoli Nord)CASERTA. La protesta dei “Forconi” arriva nell’Italia continentale, partendo dalla Campania ed estendendosi a tutta la penisola, dove sono circa 60 i blocchi stradali.

Dalla tarda serata di domenicadecine di camion e tir hanno bloccato e uscite autostradali di Caserta Sud, Capua e Santa Maria Capua Vetere, sostenuti dai volontari dei centri sociali del casertano. Tir fermi anche sulla A30 Caserta-Salerno, sulla Napoli-Pompei-Salerno, Mercato San Severino, Palma Campania e sulla Statale 7bis.

Ma il movimento, nato in Sicilia, contro il rincaro del gasolio, dei ticket dell’autostrada e dell’Irpef, si estende a tutta la penisola. 60, circa, i blocchi lungo le autostrade italiane. In Abruzzo il presidio simbolico organizzato da venerdì scorso nei pressi del casello di Città Sant’Angelo-Pescara Nord dell’autostrada A14 potrebbe trasformarsi presto in una nuova forma di contestazione. A Torino il movimento sta bloccando l’imbocco dell’autostrada A4 per Milano e Venezia: una sola corsia viene lasciata libera per le auto. Lungo la tangenziale anche lo svincolo autoporto è stato bloccato, e i tir si starebbero organizzando per occupare anche quello interporto. Sempre sulla Torino-Venezia segnalati code anche ad Asti, oltre che a Capriate, a Seriate e a Dalmine, nel bergamasco. Nel capoluogo orobico sono 70 i tir che presidiano l’accesso all’autostrada: una sola corsia risulta libera. A Genova forti rallentamenti alla convergenza tra l’autostrada A7 Genova-Milano e l’A10 dal capoluogo ligure a Ventimiglia.

In Calabria presidi di mezzi pesanti sono stati attuati nei punti strategici della viabilità.In particolare, risultano presidiati gli svincoli dell’A3, alcuni incroci della strada statale 106, e, sulla statale dei due mari che collega Catanzaro all’autostrada, lo svincolo di Settingiano, alle porte del capoluogo di regione. Sulla 106 i mezzi si sono radunati in locaita’ Passovecchio, a Crotone, e, più a sud, a Belcastro (Catanzaro).

Ilcasello Caserta Sud bloccato – VIDEO

In Puglia, i camionisti hanno fermato i tir in prossimità degli svincoli di entrata e uscita dell’autostrada A/14 e A/16 e delle principali strade statali. Sulla tangenziale di Bari ci sono lunghe code agli ingressi in città, 4chilometri quella rilevata dalla Polstrada per l’ingresso ‘Poggiofranco’, mentre blocchi di tir sono segnalati sulla SS371 nei pressi di Specchiolla, nel brindisino, sulla SS7 di Taranto, nei pressi dello stabilimento Ilva, sulla SS106 Jonica e sulla SS 100 Taranto-Bari.

La protesta andrà avanti per cinque giorni, come annunciano dal movimento. Proprio in Sicilia, intanto, la situazione si sta lentamente normalizzando, dopo le code chilometriche davanti ai distributori di carburante che sabato hanno riaperto e l’assalto ai supermercati che stavano ormai esaurendo i generi alimentari.

L’attenzione dei “Forconi” è rivolta adesso all’esito del vertice tra il premier Mario Monti e il governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, in programma mercoledì a Roma. Proprio mercoledì i “Forconi” d’Italia potrebbero riunirsi per uno sciopero generale.

Anche i tassisti non rinunciano alle maniere forti e, per protestare contro le liberalizzazioni del governo Monti, si fermeranno lunedì in tutta Italia. E’ il primo di una serie di scioperi indetti da molte delle categorie coinvolte dalle novità, dai farmacisti ai tir, dagli avvocati ai benzinai, tutti sul piede di guerra contro il provvedimento elaborato dal Consiglio dei ministri di venerdì, di cui però non si conoscono ancora i dettagli normativi.

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