Bagnasco: “La chiesa non vuole privilegi. Evadere le tasse e’ peccato”

di Redazione

Angelo Bagnasco ROMA. “Per quanto concerne l’Ici, la Chiesa in Italia non chiede trattamenti particolari, ma semplicemente di aver applicate a sé, per gli immobili utilizzati per servizi, le norme che regolano il no profit”.

Così il cardinale Angelo Bagnasco torna sulla polemica sull’Ici, nell’ambito di un intervento a tutto tondo in apertura del Consiglio Episcopale Permanente. Dal governo Monti alla naufragio della nave Costa Concordia, gli altri temi affrontati.

“I Comuni vigilino” chiede Bagnasco. E assicura: “Noi per la nostra parte lo faremo”, “La Cei non coprirà le esenzioni improprie”, “Evadere le tasse è peccato. Per un soggetto religioso questo è addirittura motivo di scandalo”. Quindi, assicura: “Non chiediamo privilegi, né che si chiuda un occhio su storture o manchevolezze”. Ciò premesso, il presidente della Cei auspica che non si investano “tempo e risorse in polemiche che – dice – se pur accettiamo in spirito di mortificazione, finiscono per far sorgere sospetti inutili e, in ultima istanza, infirmare il diritto dei poveri di potersi fidare di chi li aiuta”.

Sull’esecutivo di Mario Monti, Bagnasco assicura che i vescovi italiani guardano al nuovo governo, come ad “un esecutivo di buona volontà, autonomo non dalla politica ma dalle complicazioni ed esasperazioni di essa, e con l’impegno primario e caratterizzante di affrontare i nodi più allarmanti di una delicata, complessa contingenza”. “C’è da salvare l’Italia, l’appartenenza politica viene dopo” raccomanda il cardinale. E aggiunge: “Al di là di ogni ventata antipolitica, va detto che la politica è assolutamente necessaria, e deve mettersi in grado di regolare la finanza perché sia a servizio del bene generale e non della speculazione”.

Tra i temi affrontati, ci sono anche i bambini stranieri, con l’invito a “pensare allo status dei figli di immigrati nati in Italia”, e l’eutanasia: “Occorre lucidamente contrastare l’idea che per i malati terminali le cure vadano centellinate. – chiede il presidente della Cei – Sarebbe uno spreco non di risorse ma di retorica sui diritti fondamentali dell’uomo, una sorta di prova della verità circa la tendenza eutanasica che ammorba la civiltà europea”.

Poi il ricordo della recente tragedia all’Isola del Giglio. “Come sempre in circostanze di grave difficoltà, si sprigiona nei più un mare di dedizione, coraggio, altruismo – dice Bagnasco -. Come pastori e come cittadini, esprimiamo il nostro profondo dolore e cordoglio per le vittime della recente sciagura della nave Concordia”.

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