Cimitero, la ditta: “La nostra vicenda non c’entra con lo scioglimento”

di Redazione

il cimitero di GricignanoGRICIGNANO. Nella relazione del ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, da cui è scaturita la proroga di ulteriori sei mesi alla commissione straordinaria che governa il Comune di Gricignano, …

… si evince che l’attività di risanamento avviata dalla triade prefettizia ha trovato il proprio completamento nell’adozione di una “linea di discontinuità” rispetto al passato, ponendo in essere un processo di legalizzazione che costituirà un deterrente per eventuali ingerenze da parte degli ambienti criminali. Il ministro ha ritenuto che “la stessa finalità risulta perseguita attraverso le azioni per contrastare l’attività dell’impresa che ha curato l’ampliamento del cimitero comunale, la quale ha ottenuto ingiustificati vantaggi economici a fronte del mancato adempimento degli obblighi contrattuali derivanti dalla convenzione sottoscritta. Peraltro, l’impresa in questione annovera, tra i suoi soci, parenti di primo grado di amministratori oggetto del decreto di scioglimento del consiglio comunale di Gricignano di Aversa”.

“Sulla questione – continua la relazione del ministro – la commissione ha aperto un contenzioso con la ditta, la cui definizione è necessaria anche per affrancare definitivamente l’ente dagli interessi criminali che hanno caratterizzato quel contesto ambientale. Le azioni suesposte costituiscono un segnale primario del ripristino della legalità e stanno producendo una serie di effetti positivi in termini di risanamento dell’ente che, per consolidarsi, richiedono ancora tempo, ma che si rivelano indispensabili al fine di contrastare il sistema di penetrazione malavitosa nell’amministrazione locale, reso più agevole da un contesto di illegalità e di disordine organizzativo”.

LA REPLICA DELLA SOCIETA’ DI COSTRUZIONI. A stretto giro arriva la replica dell’impresa di costruzioni che si dichiara “sconcertata” per quanto relazionato e formula alcune precisazioni. “Innanzitutto, – si legge in una nota dell’impresa – il rapporto tra uno dei soci dell’impresa ed uno degli ex amministratori sciolti è di mera affinità e non già di parentela di primo grado. In secondo luogo, il richiamo della vicenda legale in questione appare del tutto inconferente. Ed infatti la vicenda giudiziaria alla quale si fa riferimento non ha alcun rilievo penale ma solo carattere civilistico, trattandosi di presunti inadempimenti contrattuali peraltro puntualmente contestati innanzi il Tribunale Amministrativo della Campania. In particolare, si tratta di obblighi legati alla manutenzione dell’area cimiteriale che, come da convenzione, doveva essere effettuata gratuitamente per i primi cinque anni e dietro corrispettivo (circa 30mila euro annui) a partire dal sesto anno, peraltro mai corrisposti dall’Amministrazione”.

L’impresa chiarisce che “nessun ingiustificato vantaggio economico è scaturito dalla realizzazione dell’ampliamento del cimitero cittadino. Piuttosto, la realizzazione dell’opera è stata il frutto di attività d’impresa condotta con perizia, tempestività e diligenza che ha prodotto risultati lusinghieri”. “Ed allora, – continua la notadella società– vista l’assoluta assenza di rilievo penale nella vicenda che ci occupa, davvero non si comprende quali siano gli ‘ambienti criminali’ da cui l’Amministrazione dovrebbe affrancarsi concludendo a suo favore il contenzioso”.

“Quale che sia l’esito della controversia in discussione, – conclude la società di costruzioni – resta una vicenda relegata nel piano dei rapporti civilistici instaurati con la convenzione che in alcun modo può essere accostata a fatti criminali. Nulla hanno a che vedere le infiltrazioni camorristiche che hanno determinato lo scioglimento del Consiglio Comunale di Gricignano i fatti in discussione, né l’esito del contenzioso in essere potrà assicurare il ripristino dell’agognata legalità”.

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