Squeglia: “Terzo Polo? Forse, ma anche No!”

di Redazione

Piero SquegliaCASERTA. Pur non prediligendo ricorrere alla stampa per interloquire con i responsabili dei partiti con i quali si potrebbe condividere un percorso politico e programmatico ampio, …

… è opportuno e necessario rettificare le informazioni rese dalla segreteria provinciale dell’Udc relativamente a quanto deliberato in una riunione svoltasi lo scorso lunedì presso la sede dell’Udc di Caserta, in presenza dei responsabili provinciali di Fli, Api, Mpa, e Udc.In verità, non riesco a comprendere se la dottoressa D’Ambrosio, segretaria dell’Udc, sia stata a una riunione diversa da quella a cui ho partecipato io o, piuttosto, abbia interpretato a suo gradimento parole assolutamente non corrispondenti a quanto emerge dalla stampa locale. Si legge di un “accordo” raggiunto dai responsabili provinciali di Fli, Mpa, Api e Udc, per cui si andrebbe certamente uniti alle amministrative, in coalizione, come Terzo Polo, nei comuni con popolazione superiore ai 15mila abitanti, quali Aversa, Mondragone, Castel Volturno. Le cose non sono andate affatto come avrebbe gradito chi ha diffuso tale comunicato.

Ciascuno potrà replicare come e se riterrà opportuno farlo. Per quel che riguarda l’Api, al tavolo era presente Maria Gatto, la quale, dopo aver evidenziato l’inesistenza sostanziale del Terzo Polo, a livello regionale e provinciale, data l’assoluta “solitudine” politica con cui i colleghi dell’Udc continuano a fare le proprie scelte di governo e politiche, nulla condividendo con i partiti che dovrebbero costituire il progetto politico del Terzo Polo, ha posto in evidenza, quale prima ed assoluta necessità, che si realizzasse quella condivisione politica e programmatica, sistematica, tra i soggetti del Terzo Polo, irrinunciabile strumento di dialogo quotidiano e di realizzazione di una linea politica comune, perché il Terzo Polo assumesse verso l’esterno una unitaria prospettiva politica ed una sola voce. Si concluse perché fosse coinvolto nella prematura fase di dialogo altresì il Presidente della Provincia, perché con gesti concreti rendesse effettivamente operativo il progetto politico del Terzo Polo, riconoscendo pari dignità politica a tutti i suoi interlocutori. Si stabiliva altresì che nessun comunicato sarebbe stato inoltrato alla stampa fino a quando non si fossero risolte le immani lacune che al momento impedivano la realizzazione del progetto politico comune.

Da allora, nulla è cambiato, per l’Api. Né siamo al corrente di eventuali novità politiche prospettateci da Fli ed Mpa; pertanto, allo stato, non ci risulta costituito alcun Terzo Polo che veda l’Api coalizzata con chicchessia per le prossime amministrative. Mi rincuora che vi siano ancora persone dotate di tanto entusiasmo “politico” e, tuttavia, mi preoccupa l’ auto-esaltazione che si fa auto-celebrazione, non già fine a se stessa, che sarebbe anche tollerabile, ma che, strumentalmente, sia volta a dare eco a fantomatici “risultati”, eventualmente ascrivibili a un collettivo, non ancora ottenuti ma, piuttosto, rincorsi dalla propria volontà di realizzarli, prescindendo dalla fondamentale condivisione di quei soggetti che ne dovrebbero essere com-partecipi.

On.le Piero Squeglia

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