Dia, controlli antimafia nel cantiere Tav di Afragola

di Redazione

 NAPOLI. Gli agenti della Direzione Investigativa Antimafia di Napoli hanno effettuato un accesso ispettivo ai fini antimafia in un cantiere Tav, ad Afragola (Napoli), dove sono state controllate 38 persone, 6 imprese e 34 mezzi da cantiere.

L’operazione si colloca nell’ambito delle disposizioni previste dal decreto interministeriale 14 marzo 2003 che ha affidato alla Dia l’attività di monitoraggio a livello centrale sulla realizzazione delle “grandi opere pubbliche”. Il provvedimento ha previsto, inoltre, l’istituzione presso ciascuna Prefettura di appositi “gruppi interforze” cui è stato attribuito il compito di svolgere accertamenti sul conto delle imprese aggiudicatarie di contratti e subcontratti riguardanti la realizzazione delle opere.

L’assetto societario delle imprese impegnate nei lavori, i rapporti contrattuali in essere, le relative maestranze identificate ed i mezzi d’opera individuati verranno sottoposti ad approfonditi accertamenti e riscontri al fine di rilevare eventuali condizionamenti da parte della criminalità organizzata. Proprio per scongiurare l’ingerenza della criminalità organizzata si rivelano sempre più incisivi i controlli che la Dia esegue direttamente sui cantieri al fine di accertare, anche nella fase di esecuzione delle opere, la sussistenza dell’eventuale condizionamento mafioso.

Finora questa attività ha permesso alla Dia di accertare diverse situazioni di controindicazione ai fini antimafia a carico di imprese campane impegnate nei lavori di importanti opere pubbliche, nei confronti delle quali le stazioni appaltanti, opportunamente sensibilizzate, hanno provveduto a rescindere i contratti in precedenza stipulati per importi di rilevante entità.

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