Stop a budget di cura, il caso di Giuseppe Sarracino

di Antonio Arduino

il padre di Giuseppe SarracinoAVERSA. “Riattivate il budget di cura di nostro figlio, sospeso dalla burocrazia il 31 dicembre, e non riducetelo. Se a 36 anni il nostro Giuseppe è come un bambino di 6 anni la colpa è tutta della ‘malasanità’ e l’Azienda sanitaria che rappresenta lo Stato, …

… che come dice l’articolo 32 della Costituzione, ‘tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti’ non può fare come Ponzio Pilato. Non può lavarsene le mani. E questo vale per Giuseppe e per tanti altri che vivono condizioni come la sua”.

E’ quanto chiedono i genitori di Giuseppe Sarracino. In una nazione che manifesta tanto amore, tanta attenzione, tanto interesse nel tutelare i diritti dei cosiddetti amici a quattro zampe sembra ci sia totale indifferenza per i drammi che vivono i diversamente abili e le loro famiglie. Tanta che i coniugi Sarracino affermano paradossalmente che, forse, l’aspirazione di un diversamente abile dovrebbe essere quella di rinascere con il corpo di cane. E poi dicono…vita da cani, no vita da disabile.

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