Pista di pattinaggio nel Parco Pozzi. Castaldo: “Si faccia chiarezza”

di Antonio Arduino

 AVERSA. A partire dal fine settimana e per i prossimi due mesi sarà a disposizione dei cittadini, non solo aversani, una pista di pattinaggio sul ghiaccio coperta.

Una struttura da un milione di euro, installata all’interno del parco pubblico “Salvino Pozzi” da una società del beneventano, che offrirà la possibilità di pattinare sul ghiaccio senza dover raggiungere località sciistiche dove normalmente sono disponibili simili impianti. Chiunque vorrà imparare o, essendo già esperto, pattinare sul ghiaccio potrà farlo pagando il biglietto d’ingresso, di circa 5 euro, che darà diritto ad utilizzare i pattini messi a disposizione della direzione della struttura che ha anche provveduto ad assicurare, attraverso una società sportiva di interesse nazionale, gli utenti che dovessero subire danni fisici gravi nel corso dell’attività.

L’iniziativa, voluta dall’assessore allo sport Romilda Balivo, stando ai commenti dei frequentatori abituali del parco, sembra destinata a riscuotere successo ma non ha mancato di sollevare immediatamente polemiche. “Al di la della ricaduta che potrebbe avere sulla città, che andremo a verificare tra due mesi, c’è il modo con il quale è stata organizzata che lascia perplessi”, afferma Antimo Castaldo, responsabile del movimento politico culturale Democrazia e Territorio che sarà presente alle prossime elezioni amministrative con un suo simbolo e suoi candidati. “Leggendo la delibera che autorizza l’iniziativa non si può non storcere il naso” dice, mostrando l’atto redatto il 15 dicembre 2011. “Senza voler fare polemica è necessario – afferma – che l’assessore o il sindaco chiariscano alcuni punti”. “Innanzitutto – continua Castaldo, che ha competenza nel settore per professione, essendo avvocato, e per avere ricoperto la carica di assessore – occorre che spieghino ai cittadini come sia stato possibile che la proposta d’installazione e gestione dell’impianto, rivolta all’Ente in data 15 dicembre dalla società proprietaria dell’impianto, sia stata esaminata e valutata dall’assessore per essere poi presentata e approvata dalla giunta nella riunione tenuta nel pomeriggio dello stesso giorno”.

Pista pattinaggio, Castaldo – VIDEO

“C’è poi da spiegare – aggiunge – come mai alla seduta di giunta che ha approvato la decisione fosse assente proprio l’assessore allo sport”. “Infine, – prosegue Castaldo – occorre chiarire perché l’Ente non solo offre gratuitamente uno spazio pubblico per un’attività produttiva privata ma contribuisce, con ben 13 mila euro di denaro pubblico, all’installazione di una struttura che verrà gestita da privati”. “Se questa scelta – continua Castaldo – fosse giustificata affermando che l’iniziativa, come si legge in delibera, può diventare “strumento di aggregazione di carattere sociale, sportivo e turistico”, considerando che non risulta essere prevista per l’Ente comunale alcuna percentuale dell’eventuale incasso prodotto dalla struttura, a mio parere, sembra più che abbastanza l’avere offerto gratuitamente un suolo pubblico a privati che ne trarranno comunque un profitto economico”. “Aggiungere anche 13 mila euro di denaro dei cittadini non ha alcun senso. Anche questo richiede una spiegazione”, conclude l’esponente di Democrazia e Territorio.

Avremmo voluto girare le domande di Castaldo all’assessore Balivo, alla quale abbiamo chiesto la disponibilità per un’intervista. Non l’abbiamo ottenuta, così abbiamo rivolto le domande a Gennaro Morra, co-coordinatore dell’Udc, partito di riferimento dell’assessore. “Personalmente, – esordisce Morra – ritengo che in assenza del nostro assessore la giunta avrebbe dovuto rinviare la decisione relativa alla richiesta d’installazione della pista di pattinaggio”. “Circa il contributo economico – continua l’esponente dei centristi – ci attiveremo, come partito, per fare chiarezza sull’opportunità di finanziare una iniziativa produttiva privata e non privilegiare, con la somma elargita, esigenze pubbliche più pressanti, non essendoci per la città un ritorno quantificabile, considerando che la struttura sarà funzionante in un periodo lavorativo e non festivo quale sarebbe stato quello di fine anno”.

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