Elezioni, l’Udc rivendica la leadership del “grande centro”

di Nicola Rosselli

Piazza Municipio, AversaAVERSA. L’Udc aversana rompe gli indugi e decide di dare vita ad una grande alleanza di centro, rivendicando la candidatura a sindaco di Aversa per un proprio esponente.

La decisione è giunta nella tarda serata di ieri quando si è riunito il direttivo cittadino alla presenza dei due commissari: l’ex sindaco e presidente dell’Usl 20 negli anni ottanta Carmine Bisceglia e l’ex assessore della prima giunta Ciaramella, Gennaro Morra. Due ex democristiani che, come anticipato proprio da queste colonne, hanno in animo di ridare vita alla balena bianca almeno ad Aversa.

Ad annunziare la decisione è stato, al termine dell’incontro, lo stesso Morra che ha dichiarato. “La stragrande maggioranza del nostro partito ha scelto di dare vita ad un’alleanza di centro, abbandonando l’attuale compagine che ci vede insieme in maggioranza”. “In questo senso, – ha continuato Morra – abbiamo anche deciso che il candidato a sindaco dovrà appartenere all’Udc. Nel corso della riunione abbiamo deciso anche il nome. Si tratta di un professionista cittadino, conosciuto e stimato in città, che, nel passato, ha svolto anche un minimo di attività politica. Al momento, abbiamo deciso di non rendere noto il nome per non bruciarlo prima di portarlo al tavolo del polo di centro”.

Insieme all’Udc, al centro, a ricalcare il Terzo Polo che si sta creando anche a livello nazionale, i centristi hanno già avuto abboccamento con i finiani di Futuro e Libertà, rappresentati in città da un esponente nazionale qual è Gianmario Mariniello, e di Alleanza per l’Italia rappresentato dall’ex democristiano Antonello d’Amore. “Oltre a questi due partiti – ha concluso Morra – contatti saranno avviati anche con il movimento ‘Noi Aversani’ che fa capo all’ex consigliere regionale Giuseppe Sagliocco (che al momento ha tre coinsiglieri in consiglio comunale, ndr) e con altre liste civiche”.Il pensiero va agli “autonomisti” di Paolo Santulli e Armando Lama (anch’essi ex democristiani) e al movimento “Democrazia e Territorio” dell’avvocato Antimo Castaldo, altro ex assessore della prima giunta Ciaramella. Per non parlare, infine, di Giuseppe Stabile, attualmente all’opposizione, ex democristiano, che di Ciaramella fu vice nel primo mandato.

Prima di giungere alla decisione di lasciare il Pdl, nel corso della riunione di giovedì sera, si sono registrate anche voci di dissenso, poi rientrate, come quella dell’assessore al bilancio Pasquale Diomaiuta, oggi Udc, ma ex Forza Italia, considerato vicino al coordinatore provinciale del Pdl il senatore Pasquale Giuliano al quale, da oggi, spetta il compito non semplice di tentare di ricostruire l’attuale alleanza tra Pdl e Udc che non è salda nemmeno a livello provinciale.

Ranghi serrati anche sul lato del centro sinistra dove la decisione dell’Udc si rivela positiva visto che, di fatto, la scelta di Bisceglia e compagni, se realizzata, indebolirà solo il centrodestra. I democratici aversani, sebbene divisi su tutto in due fazioni, infatti, sono, comunque, d’accordo sulla necessità di dare vita ad una coalizione che veda insieme non solo le forze politiche tradizionali come Italia dei Valori, Sel e Partito Socialista, anche il neonato movimento civico “Aversa Bene Comune” che, così come nel 1992 aveva fatto il movimento “Insieme per Aversa”, punta a coagulare non solo esponenti “sciolti” del centrosinistra, ma anche quanti a centro non vedono di buon occhio una riproposizione di ex democristiani tout court come rischia di essere il terzo polo aversano.

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