Conferenza di fine anno: poche luci e molti “botti”

di Redazione

 SANTA MARIA CV. Conferenza di fine anno quella tenuta dal governo cittadino venerdì nell’aula consiliare.

Sarà stata la crisi economica, il tempo plumbeo o il non perfetto funzionamento degli impianti di riscaldamento in aula, ma l’appuntamento non ha assunto toni trionfalistici né ottimistici per il futuro sammaritano.

D’altronde, Di Muro si trova ad affrontare tanti problemi, troppe le persone che lo “tirano per la giacca”, ed ora, nonostante un non ben definito piano, ci sarebbe anche un fronte d’opposizione. Opposizione incarnata, per la gran parte, dal consigliere Monaco, svegliatosi, almeno lui, dal letargo dopo il passaggio all’Udc. Il sindaco, in primo luogo, si è difeso mettendo in luce le condizioni di difficoltà del Comune, ereditate dalle gestioni precedenti. Tra questi, debiti verso l’Asl per 600mila euro, 2 milioni di euro che l’ex amministrazione Giudicianni deve all’ente erogatore dell’energia elettrica, ed una serie di comportamenti, come nel caso dell’Istituto Cappabianca, per il cui appalto di 3 milioni di euro erano stati bloccati 4 milioni di riserve.

Il primo cittadino è poi passato all’attacco. Sul Tribunale ha dichiarato che lo stesso presidente Della Selva ha concordato che “Grattapulci era il luogo migliore per la dislocazione di alcuni uffici di giustizia”, e in un futuro medio-lungo, la ‘Mario Fiore’ potrà essere la sede della cittadella giudiziaria. Un altro punto riguarda le dell’opposizione della vicenda rifiuti.

Il contenzioso con l’Ecological Service, non è stato determinante per il mancato raggiungimento della quota del 50% di differenziata, visto che i picchi raggiunti erano del 45% prima della “rivoluzione degli spazzini”. Anzi, secondo stime ufficiose, nel mese ancora in corso, per un certo periodo, si sarebbe raggiunto il 70% di differenziata. Fatto sta, che i cittadini si ritroveranno nella calza della Befana, una Tarsu maggiorata. Infine, la questione dell’area ex tabacchificio. Della mancata destinazione a centro commerciale, Di Muro ne fece un punto d’onore, prima dando le dimissione nell’ex amministrazione, poi in sede di campagna elettorale. Infatti non sorgerà un centro commerciale; bensì 430 abitazioni. Questo tuttavia, ha spiegato l’architetto, è determinata da cause di forza maggiore: l’iter procedurale per adibire quest’area ad una sorta di caseggiato, fu avviata dalla precedente amministrazione e ratificata, entro il termine perentorio di marzo, dal commissario prefettizio. Il Comune non ha certo i mezzi per espropriare 180mila metri quadri e destinarli ad altro uso e quindi… Nessuna responsabilità degli eletti. Anche se molti si chiedo perché questo non fosse stato fatto presente in sede di campagna elettorale. Ad avvalorare la bontà del governo della giunta, c’ha pensato poi Mattucci soprattutto in conseguenza della malsana situazione pregressa.

Tra i provvedimenti più importanti presi in pochi mesi va annoverato il risanamento del manto stradale, il processo che porterà al completamento del Puc, i lavori di ricostruzione della rete viaria a partire dal rione Sant’Andrea, con gare assegnate secondo il ribasso e non a valutazione del progetto( per offrire maggiore trasparenza), progetti di rilancio della città da un punto di vista storico-culturale. La cosa che però l’ex pidiellino ha rimarcato, è stata la grande vicinanza del sindaco alla gente: “Il sindaco è qui dalle 8 alle 22” e su queste parole c’è stato il “colpo di teatro”.

Un cittadino, con moglie al seguito, presente a Palazzo Lucarelli ha lamentato la non assegnazione di un alloggio per la sua famiglia, come da promessa precedentemente fattagli. “N’avit capit che teng’ i mobili c’a abbasc”, la sua provocazione, con la poco velata allusione ad un suo trasferimento nelle stanze del sindaco. Calmato dalle parole del sindaco, ed in secondo ordine dalla polizia municipale, l’uomo ha lasciato l’aula e la conferenza è terminata. Lo splendido calendario fotografico di alcune delle bellezze cittadine, dono dell’amministrazione ai giornalisti, ha rasserenato anche il tempo.

In fondo, in questo periodo di radicali cambiamenti nel mondo, sapere a Santa Maria che come ogni anno anche nel prossimo, partiti, alleanze, programmi saranno cambiati, modificati, disattesi, affinché ogni cosa rimanga uguale per chi detiene il potere, è rassicurante…oppure no?

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