L’opposizione: “A Natale si puo’ fare di piu’, dimettetevi”

di Redazione

 ORTA DI ATELLA. In un particolare momento storico fatto di una politica in continua evoluzione diventa indispensabile costruire un progetto forte di centrosinistra.

La consapevolezza di voler rappresentare un’alternativa seria ad una maggioranza amministrativa locale, passa attraverso questa condizione politica necessaria. Un centrosinistra forte ed organico capace di costruire una piattaforma politica che, prevedendo il coinvolgimento ed il confronto serrato con associazioni, forze politiche, liberi cittadini ed energie positive presenti sul territorio, diventi un progetto di governo della città completamente alternativo nei metodi e nei contenuti all’attuale “pseudo maggioranza amministrativa”, peculiarità oggettiva visto che di Politico vi è ben poco se non nulla. Ormai è chiaro! Ridotta all’osso (con importanti delibere consiliari approvate con appena 11 voti compreso quello del sindaco), la “maggioranza istituzionale” ha aperto di fatto la campagna elettorale! Il nostro primo cittadino, in occasione delle Sante festività, nelle vesti di un prodigo “Babbo Natale”, sta distribuendo contributi a destra e a manca, utilizzando i soldi dei contribuenti ortesi. Ciò ad appannaggio esclusivo dei suoi “fans”. Per gli altri (associazioni culturali, sportive, ricreative, cittadini che si trovano in situazioni di indigenza ma che cercano di mantenere un minimo di dignità) invece, ha riservato solo “cenere e carbone”, perché “gente ingrata” che non ha saputo dimostrare vero affetto e pieno asservimento.

Ma non disperiamo anche perché il Fondo di riserva della casse comunali può permettere ancora qualche intervento “mirato”. E intanto, però, si continua a vessare di tasse i cittadini, con tariffe Tarsu e acqua fra le più alte d’Italia. Eppure non ci vorrebbe poi tanto per ridurle! Ciò, in ogni modo, rappresenta solo l’apoteosi di un progetto amministrativo fallimentare sotto tutti i punti di vista, caratterizzatosi per scarsa lungimiranza e pochezza di idee.

Ci si affanna per propinare, sempre in uno spirito di campagna elettorale, soluzioni farsa per risolvere la spinosa questione urbanistica. Mancando di un progetto organico, fatto di un pacchetto di proposte serie e concrete che risolvano la problematica in maniera definitiva con una ricaduta sul tessuto economico e sociale della città, senza puntare ad un effettivo riequilibrio territoriale con il coinvolgimento e la concertazione fra tutte le istituzioni preposte, ci si limita a propagandare soluzioni fantasiose che non porteranno da nessuna parte.

È del tutto evidente che le varie proposte di linee guida del Puc, gli schemi di convenzione Pua, le modifiche del Regolamento Edilizio in deroga alla Normativa Tecnica di Attuazione e, ultimo solo in ordine di tempo, lo schema di convenzione per i cambi di destinazione d’uso unito a proposte di piani di lottizzazione postuma su zona F di iniziativa pubblica, rappresentano solo dei palliativi per continuare ad illudere i cittadini e le forze imprenditoriali che vivono una situazione di ansia e disperazione. È come se per un malato di cancro si interviene ad intermittenza con aulin, aspirina e tachipirina.

Fra l’altro queste “magiche soluzioni” vengono propinate in rapida successione da quello “stregone dell’urbanistica” che non si è capito bene se è dimissionario, “defenestrato” o se dovrà ancora gestire un “processo” di propaganda elettorale che noi speriamo, nell’interesse della cittadinanza, sia breve.

Avvertiamo come forze politiche di opposizione la responsabilità e l’obbligo di denunciare con forza ai nostri concittadini ed alle forze produttive del paese che questa maggioranza, solo istituzionale, con la sua azione amministrativa inconsueta ed improvvisata, non può assicurare una vera soluzione ai gravissimi problemi del nostro paese. Siamo fortemente favorevoli alla soluzione definitiva della problematica urbanistica e, così come abbiamo più volte indicato in consiglio comunale, convinti che essa debba ritrovarsi nel pieno rispetto delle norme e in un reale e leale coinvolgimento delle altre istituzioni sovracomunali e non certamente con “colpi ad effetto” e soluzioni artificiose che contribuiscono solo a creare maggiore confusione ed a pregiudicare ulteriormente la questione urbanistica.

È giunta veramente l’ora di smetterla con questi teatrini che determinano soltanto false aspettative e ancora maggiore disperazione. Esiste la possibile e realistica soluzione ai problemi di Orta che passa necessariamente attraverso la presa di coscienza di questa maggioranza a dimettersi perché inidonea ad affrontare e ad interpretare nella giusta direzione e nella indispensabile credibilità i problemi di Orta e le ansie ed i disagi degli ortesi.

Le segreterie politiche di Udc, Pd, Psi e Rifondazione Comunista di Orta di Atella

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