Russia al voto, Putin rischia di perdere il “monopolio”

di Redazione

 Vladimir PutinMOSCA. Russia al voto per il rinnovo della Duma, la camera bassa del parlamento che dal 2003 è monopolizzata dal partito Russia Unita del premier Vladimir Putin.

E proprio sulla possibilità – molto concreta, secondo i i sondaggi – di un calo di consensi della formazione al potere – si gioca il voto di oggi: se Russia Unita perde la maggioranza dei due terzi non potrà modificare da sola la Costituzione, ma, soprattutto, saranno ufficializzate le difficoltà del tandem Putin-Medvedev, anche in vista delle presidenziali di marzo.

Nell’Est del Paese il voto è in corso già dal sabato (italiano), dati i numerosi fusi orari della Russia. Record di affluenza in Chukotka, la regione subartica fino a un paio di anni fa governata dal miliardario Roman Abramovich: a mezzogiorno locale aveva già votato oltre il 40,94% degli elettori, alle 15 ora locale il 64,39%. Anche nella regione dell’Amur si è arrivati al 41,29%. Mentre per ora in Yakutia, Kamchatka e nel Trans-Baikal, Primorye, Khabarovsk Krai e regione di Magadan hanno votato in media il 30-36% degli elettori.

A Mosca hanno già votato sia il presidente Dmitri Medvedev con la moglie Svetlana, sia il Patriarca di tutte le Russie Kirill, nella sua residenza, mentre continuano le polemiche sulle pressioni alle poche voci dell’opposizione: cinque siti di informazione stamattina era inaccessibili.

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