L’arte con materiali di riciclo: mostra di Antonello De Biase

di Redazione

da sin. De Chiara e De BiaseAVERSA. «Da molto tempo non visitavo una mostra così interessante». È il commento di Nicola De Chiara, vicesindaco del comune di Aversa, dopo essere intervenuto alla personale di Antonello De Biase, che si è conclusa qualche giorno fa presso l’ex Macello – Sala “Caianiello”.

«Un successo meritato – ha aggiunto De Chiara – che ha suscitato molta ammirazione da parte di tutti gli intervenuti. Le opere esposte documentano un percorso artistico e culturale molto variegato e l’amministrazione comunale è fiera di accogliere e valorizzare artisti originali e pieni di entusiasmo come De Biase. Molto interessante anche la doppia anima dell’autore: un laureando in ingegneria, e quindi un matematico, con la passione per l’arte».

Le opere, divise in tre gruppi, si ispirano ad un viaggio simbolico: “Viaggio Mitologico”, “Viaggio Biblico”, “Viaggio per il Mondo” ed altre a libera ispirazione, e tutte sono il frutto di stimoli reali o evocati dalla memoria. La sua pittura materica prevede l’utilizzo del colore e di materiali riciclati (legno, allumino, fili di rame, vecchie cornici, silicone isolante, merletti, cera, ferro, chiodi, etc) che rendono le opere estremamente corpose.

Artista, scultore, ingegnere . Quale parte di te preferisci e con quale ti senti più completo o più autentico? «Sono Antonello De Biase e basta, e cerco di fuggire il più possibile dalle classificazioni. Provo a inseguire un’idea e a formalizzarla col mezzo con cui sento meriti essere concretizzata. Mi sento a mio agio solo quando riesco ad esprimermi».

Il tuo progetto artistico appena proposto da cosa deriva e che cosa ha rappresentato per te? «Deriva, come ogni cosa, dalla vita con i suoi toni a volte troppo scuri. Tuttavia questo evento ha rappresentato uno spazio creativo in cui poter manifestare la mia idea sulla società troppo monopolizzata».

Da dove nasce lo stimolo di “fare arte” attraverso l’uso di oggetti poveri e di scarto? «Gli oggetti riciclati sono per me fonte di ispirazione e doppiamente graditi in un’età in cui il rifiuto supera di gran lunga il prodotto».

Che augurio faresti a te stesso in questo momento? «Di continuare a partorire idee e non permettere mai a nessuno di sminuirle. Di credere nella forza dell’arte, in grado di contrastare qualsiasi appiattimento terreno e dello spirito».

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