Barriere architettoniche nella casa comunale: la denuncia di Menale

di Redazione

Antonio Omar MenaleTEVEROLA. Il consigliere del gruppo di opposizione “Patto per Teverola”, Antonio Omar Menale, denuncia la presenza di barriere architettoniche nella casa comunale di via Cavour.

“La promozione dell’autonomia e la realizzazione dell’integrazione sociale sono i principi generali per i diritti della persona diversamente abile. Lo Stato Italiano con propria legge del 05.02.1992 numero 104 articolo 1-comma a) garantisce il pieno rispetto della dignità umana e i diritti di libertà e di autonomia della persona handicappata e ne promuove la piena integrazione nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e nella società; comma d) predispone interventi volti a superare lo stato di emarginazione e di esclusione sociale della persona con handicap.

Il cittadino di Teverola diversamente abile, aggiunge un ulteriore svantaggio alla propria condizione trovandosi a fare dietrofront o addirittura a desistere alla richiesta, in autonomia di informazioni ai vari uffici del Comune in quanto nel Palazzo municipale, prima struttura istituzionale di ogni Comune Italiano, non trova alcuna facilitazione di accesso. Difatti, il cittadino diversamente abile trova difficoltoso per non dire impossibile recarsi autonomamente al Comando di polizia municipale, preposto anche alle emergenze, in quanto dal marciapiede è raggiungibile a mezzo di gradoni senza alcuna eliminazione di barriere architettoniche.

In orario di chiusura degli altri uffici comunali è ostacolo insormontabile non può altresì, rapportarsi agli uffici Assistenza, Anagrafe ed altri erogatori di servizi in quanto sussiste lo stesso limite come per la polizia municipale.

Il disagio è maggiormente aggravato allorquando il cittadino diversamente abile ha la necessità di recarsi al secondo piano della casa comunale, per conferire con l’assistente sociale, recarsi all’ufficio tecnico, segreteria comunale, per la limitazione di accesso dovuta non solo ai gradini esterni al Municipio ma anche da una scala interna. Il disabile è costretto a chiedere a “messaggeri di passaggio” che il professionista dell’ufficio di competenza lo raggiunga nell’atrio o addirittura all’esterno del Municipio.

Considerato che tale difficoltà è lamentata anche per comunicare con il sindaco è proprio al primo cittadino che mi rivolgo per l’abbattimento delle barriere architettoniche nella casa comunale, affinché siano anche di esempio e finalizzate a garantire forme di inserimento ed integrazione sociale da parte del cittadino diversamente abile”.

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