“African Women” e “Tre” alla rassegna Fabulae Atellanae

di Redazione

African WomenORTA DI ATELLA. L’ottava giornata degli “Incontri Nazionali del Cinema e Premio Fabulae Atellanae per …”, a Orta di Atella, in provincia di Caserta, mercoledì 16 novembre, proporrà un doppio appuntamento,…

…prima con la proiezione del documentario “African Women” del regista Stefano Scialotti (presentato fuori concorso al Festival Internazione del Film di Roma) e, a seguire, il cortometraggio “Tre” di Lucilla Colonna che tratta il tema delle adozioni in Italia. Alle ore 19, nella Sala Consiliare del Comune di Orta di Atella, dopo la proiezione delle pellicole, i due registi risponderanno alle domande del pubblico (ingresso libero).

La rassegna, espressamente voluta dall’amministrazione comunale e dall’Assessorato allo Sport e Cultura, congiuntamente alla Commissione Cultura presieduta da Franco Pietrantonio con la direzione artistica dell’attore, regista e sceneggiatore Nicola Scorza, prevede una sezione cinematografica e una sezione riservata al “Premio Fabulae Atellanae”, quando, il 18 novembre, verranno assegnati riconoscimenti a personalità eminenti del mondo della comunicazione, dello spettacolo e della cultura. “African Woman” è un road movie attraverso il Senegal, un viaggio per sostenere la candidatura collettiva delle donne africane al Premio Nobel per la pace.

Sono infatti loro le protagoniste indiscusse del documentario: forti, infaticabili, sempre disponibili, ironiche e gioiose, hanno assunto negli anni un crescente ruolo di traino sia nella vita quotidiana che nell’attività politica e sociale del continente africano. Il viaggio-reportage è costellato di interviste spontanee e parte dal World Social Forum di Dakar 2011, per arrivare a Sendou, dove le donne, durante una grande festa di danze, insegnano educazione sessuale e la prevenzione contro l’Aids. Lungo il percorso si incontrano in successione la cooperativa della donne per l’essicazione del pesce nel villaggio di Bargny Minam, il gruppo delle donne Kaye Bahk di Mbour, che finanziano le proprie attività agricole attraverso il microcredito e le ragazze di Pikine, città alla periferia di Dakar che attraverso il progetto di adozione scolastica delle ragazze, ha raggiunto negli anni una scolarizzazione per lo più femminile. Si prosegue quindi con la storia di una famiglia poligama e l’incontro con il Coflec, collettivo delle donne per la lotta contro l’emigrazione clandestina.

Temi altrettanto forti, ma di tutt’altra natura, quelli racchiusi nella pellicola di Lucilla Colonna, “Tre”. Il corto racconta le vicende di alcuni aspiranti genitori adottivi, traendo spunto in chiave comica dalla controversa normativa italiana in materia di adozione, e da recenti sentenze della Cassazione. Dalle battute di personaggi che sembrano rubati alle cronache scandalistiche (il politico cocainomane, la fashionista, ecc…), emergono via via frustrazioni, nevrosi, inibizioni e deliri di onnipotenza che il Tribunale dei Minori deve attentamente valutare prima di prendere una decisione.

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