Fiumicino, Gdf sequestra 10 chili di cocaina e arresta 5 persone

di Redazione

 ROMA. Le organizzazioni criminali implicate nel traffico internazionale di stupefacenti avevano pensato di superare indenni la barriera dei controlli doganali, …

…approfittando dell’incremento del flusso di turisti in occasione del ponte dei Santi, ma i Finanzieri del Comando Provinciale di Roma sono riusciti, comunque, ad intercettare cinque corrieri che tentavano di introdurre cocaina sul mercato della Capitale, sequestrandone dieci chili circa.

Si tratta di un cittadino nigeriano, O.D.U. e di un dominicano, R.M.L., rispettivamente provenienti da Lisbona e Madrid, di una coppia di giovani romeni, S.J. e B.O.M., in arrivo da Rio de Janeiro e di N.F.N., anch’egli nigeriano, proveniente da San Paolo del Brasile.I primi due avevano ingerito la droga, trasportandola all’interno delle loro cavità addominali, come emerso dagli accertamenti eseguiti presso l’ospedale “G.B. Grassi” di Ostia, che hanno evidenziato la presenza, complessivamente, di oltre centocinquanta ovuli, per un totale di circa tre chilogrammi. La coppia di romeni con due chilogrammi di “neve” si era affidata ai classici doppifondi dei trolley, mentre il quinto corriere aveva pensato di oltrepassare la frontiera con tre chilogrammi di cocaina nascosti nelle stecche estraibili delle due valigie al seguito.

L’ingegnoso sistema non è però sfuggito all’attenzione dei finanzieri, che in passato avevano già scoperto trasporti di droga con analoghe modalità. Gli ultimi due chilogrammi di cocaina sono stati rinvenuti sotto i sedili di un aeromobile appena giunto da Caracas; suddivisi in sei panetti erano stati abilmente occultati nelle custodie dei giubbotti di salvataggio.

Lo stupefacente sequestrato, ripartito in oltre centomila dosi, con l’aggiunta delle sostanze da taglio, avrebbe fruttato alle organizzazioni profitti stimati in tre milioni di euro. I cinque cittadini stranieri sono stati arrestati in collaborazione con il personale dell’Agenzia delle Dogane, e, con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti, sono stati tradotti nel carcere di Civitavecchia, a disposizione della locale Procura della Repubblica.

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