Il padre di Annalisa Durante si appella a Ranieri: “Vieni a cantare a Forcella”

di Franco Spinelli

Giovanni DuranteNAPOLI. “Piazza Forcella”, dedicata ad Annalisa Durante, la quattordicenne rimasta vittima di una sparatoria, è una delle strutture territoriali destinate a potenziare la rete degli incubatori per la nascita di nuove imprese, in particolare quelle fatte nascere dai giovani.

Nell’ex supercinema Giovanni Durante, il papà di Annalisa, prima ha dato vita ad una mostra fotografica che racconta la storia del quartiere e poi si è inventato la riproduzione dei due lavori di Eduardo. Così, nel cuore della città, Eduardo, grandezza naturale ed in cartapesta, è seduto al balcone con accanto una sedia su cui sono poggiate caffettiera napoletana con tanto di “coppetiello”, tazzine e zuccheriera come nella commedia “Questi Fantasmi”. L’unica differenza che questa volta De Filippo guarda Forcella. Poco più in là, sono posizionati il presepe con accanto il barattolo di colla ed il pennello, il lettino singolo, il vaso da notte e il più classico dei bacili con specchiera annessa per riprodurre la scena più celebre di “Natale in casa Cupiello”.

“Da quando abbiamo aperto questa mostra – ha detto orgogliosamente Giovanni – sono migliaia i turisti che l’hanno visitata e lo si può vedere anche dai commenti lasciati sui libri che sono all’ingresso. Cinesi, francesi, tedeschi, americani ma anche italiani e soprattutto napoletani che riscoprono un quartiere con non vuole e non deve morire”.

Ora Giovanni Durante lancia un appello “agli artisti di Napoli, a partire da Massimo Ranieri, affinché prima di Natale diano vita proprio qui, nel nostro teatro, ad una sorta di spettacolo per i ragazzi ed i cui proventi vadano in beneficenza”. “Se faccio tutto questo è perché non voglio che il ricordo di mia figlia scompaia – spiega – e perché c’è bisogno che i ragazzi di questo e di altri quartieri sappiano che ce la possono e ce la devono fare”.

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