“Un caffè con Liotto”: la favola dei ‘Malincomici’

di Redazione

I MalincomiciAVERSA. Dalla grande “officina” del teatro Tam di Napoli, indiscusso laboratorio per tanti comici campanim attraverso lo spettacolo di varietà “Made in Sud” trasmesso da Sky canale Comedy Central e da Mtv, in onda ormai da quattro edizioni.

In questo periodo li possiamo vedere anche a “Colorado”, trasmesso da Italia1. Parliamo dei talentuosi “MalinComici”, un trio di ragazzi, dai 12 ai 18 anni, i più giovani comici d’Italia. Un trio nato di recente e quasi per gioco. I fratelli Oreste e Mirco Ciccariello e Genny Scarpato. Chi scrive li ha visti nascere, non solo artisticamente ma nel vero senso del termine. Sono venuti ad Aversa alla seconda, terza e quinta edizione di “Una Mano Tesa”, con la compagnia teatrale della Wirphool di Napoli. Poi, quest’anno, per la settima edizione della rassegna, esibendosi all’Itc “Gallo”.Abbiamo rivolto alcune domande ai tre.

Cosa rappresenta per te far parte di questo trio e cosa ti ha spinto a fare l’attore? Risponde Mirko Ciccariello: “Non è facile spiegare ciò che si prova quando salgo sul palco. Sono emozioni indecifrabili che si comprendono solo se vissute in prima persona. Posso solo dire che far parte dei MalinComici è la cosa più bella che io abbia mai fatto. E devo dire tutto grazie alla conta ‘ambaraba cicì cocò’. Sì, perché tutto è iniziato decidendo a casa, verso l’una, tra fare calcio come tutti i ragazzi oppure fare teatro. Il caso ‘volle’, come la pentola in quel momento, che io facessi teatro. Ringrazio gli amici del calibro di ‘Gigi e Ross’ che mi stanno sempre vicino con i loro consigli”.

State vivendo un periodo che si potrebbe equiparare ad “una favola”: l’approdo a Colorado cosa ha rappresentato per voi? Risponde Oreste Ciccariello: “I MalinComici sono un bel gioco, una bella favola, con una differenza: mentre ogni favola inizia al passato con il classico ‘c’era una volta’, questa nostra favola non solo c’era una volta, ma c’è ora e ci sarà anche domani, almeno si spera. Noi tre non facciamo altro che viverla e tenendo i piedi ben saldi a terra, la nostra favola iniziata quattro anni fa quando era davvero solo un gioco, poi è diventata una realtà grazie al Tam di Napoli. Fino alla lettera firmata “Colorado Film” e, a quel punto, il sogno è diventato realtà”.

 Voi siete ancora giovanissimi, e sicuramente sapete che nel mondo dello spettacolo potrebbe non bastare essere approdati a Colorado. Vi spaventa l’idea di diventare solo delle meteore? Risponde Gennaro Scarpato: “Il nostro trio nato quasi per gioco, e ‘giocando giocando’ ha raggiunto traguardi importanti, almeno per noi. Abbiamo preso parte alle ultime due edizioni di ‘Made in Sud’ e facciamo parte del cast di Colorado. Ci rendiamo conto e siamo consapevoli che di strada bisogna ancora farne tanta, ma questo non ci spaventa, sappiamo anche che più si va avanti è più il gioco si fa duro”.

di Donato Liotto

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