Sacchetti differenziata, risolto lo “strano caso” del dottor Rossi

di Antonio Arduino

Raffaele RossiAVERSA. Ricordate lo strano caso del ginecologo Raffaele Rossi che recatosi agli uffici comunali per ritirare dall’apposito distributore i sacchetti per la differenziata, introdotta la tessera sanitaria, necessaria ad effettuare l’operazione, scopre di non esistere nell’archivio municipale.

Cosicché per ritirare i sacchetti e, soprattutto, per pagare la Tarsu ha dovuto intestare la cartella esattoriale a un’altra persona del suo nucleo familiare, perché il comune di nascita – “Fertilia Teverola”, oggi semplicemente Teverola – per l’ufficio delle entrate non esiste più.

Ebbene, Rossi non è l’unico cittadino aversano ad avere questo problema perché di nati in comuni anagraficamente scomparsi ce ne sono tanti, come ad esempio i tanti nati ad Albanova, oggi Casal di Principe, e per tutti sorge il problema segnalato dal ginecologo ma c’è la soluzione, almeno per ciò che riguarda il prelievo dei sacchetti. A fornirla è Francesco R. Di Caprio, responsabile informatico della società “Sos Rifiuti”, gestrice dei distributori. “Per la questione concernente i sacchetti, – spiega – il distributore automatico è in grado di riconoscere il codice fiscale presentato dal signor Rossi, così come è in grado di leggere la tessera sanitaria”. “Ovviamente – continua – essendo l’archivio prelevato presso l’ufficio Tarsu del comune, il signor Rossi risulta registrato con il codice fiscale calcolato in base al comune di nascita, Fertilia Teverola, pertanto, se avesse voluto prelevare i sacchetti, sarebbe bastato inserire la tessera contenente il codice D558 che indica Fertilia Teverola, oppure, se proprio avesse ritenuto necessario usare la tessera con il codice L155, relativo a Teverola, sarebbe bastato telefonare al nostro ufficio al numero indicato sul lato inferiore del distributore automatico, lo 081.8123097, per fare correggere temporaneamente il codice fiscale all’interno dei nostri archivi, in attesa di risolvere la questione burocratica con l’Ente Comunale e con l’Agenzia delle Entrate, per sapere precisamente quale codice utilizzare”. “Non era necessario cambiare l’intestazione della Tarsu, – conclude Di Caprio – almeno non per prelevare i sacchetti”.

Dunque, chi avesse lo stesso problema di Rossi potrebbe risolverlo con una telefonata. Quanto a Rossi vale la pena ricordare che non avrebbe potuto usare alcuna tessera riportante il codice fiscale calcolato, considerando il nome originario del comune di nascita perché quello relativo a Fertilia Teverola era ed è riportato soltanto sui bollettini di conto corrente postale inviati dalla Rai per il pagamento del canone, che lo stesso il ginecologo aversano paga regolarmente, da sempre.

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