Scientifico, gli studenti al fianco di Griffo: “Vogliamo una scuola decente”

di Antonio Taglialatela

 TRENTOLA DUCENTA. La richiesta è semplice: vogliamo fare lezione in aule decenti e non in un tugurio.

Da qui la protesta di studenti e genitori della sede distaccata di Trentola Ducenta del Liceo Scientifico “Fermi” di Aversa, una cui delegazione, composta da Alessia Santoro, Francesco Esposito, Ugo Zuppa, Ettore Sagliocco, Giuseppe Verde e Giuseppe Fontana, è stata ricevuta nella mattinata di giovedì dal sindaco Michele Griffo.

“State facendo questo per non andare a scuola o perché davvero vi interessa la qualità della vostra istruzione?”, è stata la domanda del primo cittadino prima di aprire la discussione. I ragazzi hanno consegnato a Griffo una lettera indirizzata alla redazione di Pupia, che pubblichiamo più avanti, da cui si evince la loro buona fede.A quel punto, il primo cittadino ha illustrato la situazione, sottolineando innanzitutto che il problema è di competenza della Provincia, e non del Comune, ricordando di aver intrapreso, da alcuni mesi, una vera e propria battaglia con la Provincia di Caserta, in particolare con l’Assessorato all’istruzione, retto dall’aversano Nicola Golia, per ottenere prima la pubblicazione del bando (avvenuta ad agosto) e l’aggiudicazione (ancora attesa) relativamente al reperimento di aule da destinare alla sede distaccata del liceo. “Ritardi e difficoltà – ha ribadito Griffo – ascrivibili esclusivamente alla provincia, che si è persa nelle maglie della burocrazia”.

Tuttavia, sembra che la vicenda dovrebbe sbloccarsi a giorni, ma i ragazzi, legittimamente, non intendono più aspettare, chiedendo l’intervento immediato delle istituzioni competenti. “Ciò significa – ha commentato Griffo – che, in questa battaglia, potrò contare anche su questi ragazzi e sui loro genitori, affinché la comunità scolastica possa ottenere quello che le spetta di diritto”.

A seguire la lettera inviataci dai ragazzi dello Scientifico:

Egregia Redazione di Pupia.tv,

chiediamo il vostro aiuto per mettere al corrente tutti i cittadini della tragica situazione della sede distaccata del Liceo Scientifico “E. Fermi” di Aversa, in via Roma, a Trentola Ducenta.

Ogni giorno lottiamo per il nostro diritto allo studio che ci viene negato sotto vari aspetti. Una scuola, per poter essere chiamata in tal modo, non solo deve avere una struttura adeguata ma deve rispettare i diritti e i doveri degli studenti.

Prendiamo alcune note dell’articolo 2 dello statuto delle studentesse e dei studenti della scuola secondaria, il quale ci dice chela scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:

1. un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo-didattico di qualità;

2. offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni;

3. iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica;

4. la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con handicap;

5. la disponibilità di un’adeguata strumentazione tecnologica;

6. servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.

Tutto ciò nel nostro istituto è inesistente. In primis non sono rispettate le condizioni igenico-sanitarie. Infatti spesso i bagni non sono utilizzabili e privi di materiale igienico primario. Inoltre, l’istituto è sprovvisto di bagni per disabili. A causa dei rifiuti depositati al di fuori della struttura, spesso si avverte un forte lezzo.

In secondo luogo non sono rispettate le norme di sicurezza: l’istituto non è agibile! Non ci sono uscite di sicurezza, le aule non sono in grado di ospitare il numero di alunni assegnati, la nostra “palestra” è in realtà il parcheggio. Ma non solo! Non possiamo usufruire di essa a causa delle continue lamentele da parte dei cittadini residenti nelle abitazioni che affacciano nel cortile della scuola. Le aule sono sprovviste di persiane per ripararci dalla luce solare.

Quando si sente parlare di un “Liceo Scientifico” ci si aspetta di trovare un istituto provvisto di laboratori per approfondire gi studi, inutile dire che nel nostro liceo ciò non esiste. Ma d’altronde cosa ci si può aspettare da un istituto che non ha una segreteria e una sala professori?

E non è ancora finita qui …Esiste anche la succursale della nostra succursale al comune! Non ci facciamo mancare niente! Quest’anno le quarte e le quinte sono state trasferite in alcune stanze del comune, per niente adeguate alle attività didattiche. I ragazzi dividono il banco,adatto per due persone, in cinque. Inoltre, non sono forniti di telefono, stampante, computer o connessioni internet e spesso le lezioni sono disturbate da cittadini che si recano al comune per chiedere informazioni.

Speriamo con questa lettera di arrivare all’interesse delle istituzioni in modo tale da rendere questo istituto un vero Liceo Scientifico.
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