Discarica “La Selva”, la Provincia pronta a istituire tavolo tecnico

di Ludovica Ambroselli

La discarica La Selva in fiamme (agosto 2011)SESSA AURUNCA. E’ il presidente della provincia in persona che firma il fax di risposta alla lettera denuncia presentata pochi giorni fa da Legambiente Campania Onlus e il circolo di Legambiente di Sessa Aurunca, …

… circa lo stato di abbandono dei due siti con discariche presenti sul territorio del comune di Sessa Aurunca. L’annosa questione: Giulia Casella e Michele Buonomo hanno chiesto con urgenza la bonifica della discarica La Selva, sulla strada per Roccamonfina e quella sulla statale Domiziana, nei pressi di Baia Domizia, un sito “provvisorio” di stoccaggio per Rifiuti Solidi Urbani, dal 2002-03.

La discarica “La Selva”, coinvolta in un incendio nell’agosto scorso, è stata oggetto di numerose indagini per aver smaltito rifiuti tossici tra la fine degli anni ’80 e i primi del ’90, che arrivavano di notte da tutta Italia, soprattutto dal Nord, e anche dall’estero, fu definitivamente chiusa con ordinanza del sindaco nel marzo del 1992.

Il sito di stoccaggio “provvisorio” di Rsu sulla Domiziana, creato in un ennesimo periodo di emergenza rifiuti, consta di tre vasche in cui sono state accumulate ben 30mila tonnellate di Rsu. “I due siti rientrerebbero nei siti da bonificare ma purtroppo non sono indicati nell’elenco previsto dalla Regione, fatto che resta inspiegabile”. Non bastano le discariche, a preoccupare i rappresentanti di Legambiente e tutti i cittadini del territorio, c’è anche la centrale nucleare del Garigliano il cui sito rischia di diventare non “provvisorio” ma definitivo e sul quale gravano l’incognita delle Operazioni di smantellamento e il ritorno, entro il 2025, delle barre riprocessate in Gran Bretagna e Francia.”Da tempo si registra un’escalation di cancri che stanno decimando la popolazione del territorio sessano e che rende improcrastinabile la creazione del registro dei tumori” ha dichiarato Giulia Casella.

La provincia ha prontamente risposto, dichiarando la piena disponibilità alla creazione di un tavolo tecnico con il sindaco della città, l’assessore regionale all’ambiente e i rappresentanti di Legambiente per discutere delle problematiche in vista di possibili e tempestive soluzioni. Nel contempo, è il sindaco Tommasino che deve dare segnali immediati di riscontro imponendo la messa in sicurezza dei siti da parte delle società proprietarie degli stessi e accogliendo al più presto l’invito della provincia e di Legambiente.

Intanto, il Circolo di Sessa Aurunca, con proposte concrete alla mano, ha chiesto al primo cittadino un incontro aperto a tutti a fine ottobre per ridurre la produzione dei rifiuti, favorire e controllare la raccolta differenziata e il compostaggio domestico.

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