Il Consiglio regionale di “Slow Food” si riunisce a Sant’Arpino

di Redazione

 SANT’ARPINO. Sabato 15 ottobre, dalle ore 9.30 alle 13.30, si riunirà per la prima volta, nella sala convegni del Palazzo Ducale “Sanchez De Luna” (Piazza Umberto I) di Sant’Arpino, il Consiglio regionale di “Slow Food Campania”.

L’incontro vedrà protagonisti i fiduciari delle 27 Condotte della Campania per programmare le attività associative. Tra queste, inizierà il suo cammino la nuova Condotta dell’Agro Aversano-Atellano. Nel pomeriggio, dalle ore 16 alle ore 19 ci sarà infatti la presentazione della nuova Condotta. La presentazione sarà introddotta dal sindaco di Sant’Arpino, Eugenio Di Santo, dal presidente Slow Food Italia, Roberto Burdese, dal presidente Slow Food Campania e Basilicata, Gaetano Pascale, e dai fiduciari e consiglieri nazionali della Campania.

Alla presentazione potranno partecipare iscritti e simpatizzanti, con la possibilità di iscriversi contestualmente. In provincia di Caserta sono 4 le Condotte, Caserta, Matese, Massico e Roccamonfina, Volturno. Si comprende, quindi, che circa il 50% del territorio, partendo dalla Valle di Sessuola, passando per Marcianise, Agro Atellano_Aversano fino a Cancello ed Arnone, non è rappresentata per cui è nata l’esigenza di colmare questo incomprensibile vuoto culturale.

I fondamenti dello Slow Food sono: garantire il diritto al piacere, coltivare la biodiversità, sostenere e attivare pratiche su scala locale,Impegnarsi nella difesa del territorio, del paesaggio, del suolo, valorizzare la memoria locale. il motto dello slow food, buono pulito e giusto. Ecco perché un gruppo di amici, uniti dall’amore e passione per l’enogastronomia nonché per il territorio, hanno deciso di costituire la Condotta Agro Atellano-Aversano, il cui territorio di competenza e di interesse coincide quasi con quello della Diocesi di Aversa, abbracciando anche alcuni paesi della provincia di Napoli come Caivano, Cardito, Crispano, Frattamaggiore, Frattaminore, Grumo Nevano, in pezzo di territorio che vanta quasi mille anni di storia. Lo scopo è quello di individuare, valorizzare e preservare le eccellenze enogastronomiche e non solo del territorio.

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