Festa del Donatore, Santa Maria cuore pulsante dell’Avis Italiana

di Redazione

 SANTA MARIA CV. Più di cento delegazioni avisine provenienti da tutto lo Stivale tra cui Genova, Manfredonia, Padova Rieti, Trani e molte altre si sono date appuntamento in città nel quadro di una manifestazione …

…che ha trovato il coronamento nel gemellaggio tra la Avis sammaritana e quelle dei comuni di Capranica e Sarzana. Il raduno, previsto per le ore 9, nella villa comunale, ha visto l’afflusso numeroso dei vari gruppi di donatori e dopo le foto di rito davanti al Monumento ai Caduti, si è passati al momento della sfilata dei gonfaloni per le vie del centro cittadino.

Il corteo è stato accompagnato dalle note dalla banda musicale della scuola media statale “Mazzocchi” fino a raggiungere piazza Matteotti per entrare nel Duomo. La Santa Messa officiata da don Mario, ha messo in rilievo il ruolo del primo donatore del mondo: Gesù Cristo che, con la donazione di tutto sé stesso ha redento l’umanità. Particolar modo toccante al termine della celebrazione, è stata la preghiera del donatore e la commemorazione di coloro che nella loro vita hanno perseguito la strada della solidarietà e dell’impegno civile. La successiva tappa del corteo è stata piazza Mazzini, dove è stata deposta una corona floreale ai piedi del monumento dedicato ai donatori di sangue, dono della pubblica amministrazione nel 1999. In piazza, dopo una festosa esplosione di coriandoli, si è provveduto all’accensione di una mongolfiera che si è alzata nel cielo prima di aprirsi come accade per i petali di un fiore.

La manifestazione ha trovato il suo momento culminante nel cerimoniale del gemellaggio tra le sezioni Avis di Sarzana, Capranica e Santa Maria Capua Vetere, tenutasi nella stupenda cornice del Teatro Garibaldi. A fare da prezioso cerimoniere c’ha pensato il responsabile della comunicazione dell’Avis sammaritana Giovanni della Corte. Questi in primo luogo ha voluto ringraziare l’amministrazione locale per l’appoggio alla manifestazione e per la possibilità data alle delegazioni di Capranica e Sarzana di visitare il giorno prima le bellezze e le peculiarità storico-artistiche che Santa Maria offre.

 Un ringraziamento particolare in tal senso è andato anche al Sopraintendenza, al dottor Sirano , direttore dell’ufficio archeologico di Santa Maria Capua Vetere, e alla dott. Diletta Colombo che ha accompagnato il gruppo alla scoperta di “perle” storico- archeologiche quali il Mitreo, il Museo Campano e l’Anfiteatro.

La parola è poi passata ai vari rappresentanti delle istituzioni cittadine e provinciali tra cui la dottor Pittiglio assessore del comune di Salzana, il vicesindaco di Capranica Massimo Pietrini, l’assessore sammaritano Di Rienzo e il consigliere dalla provincia di Caserta Mirra, i quali hanno sottolineato la bontà del patrimonio culturale sammaritano e la grande disponibilità nell’accoglienza degli ospiti. Significativi sono stati gli interventi del presidente dell’Avis di Capranica Iezzi , del presidente dell’Avis di Sarzana Giancarlo Vaccà e del presidente e fondatore dell’Avis sammaritana, il cavalier Umberto Di Gennaro.

Il presidente “padrone di casa”, sollecitando un maggiore coinvolgimento dei giovani ed esprimendo soddisfazione per l’esito della manifestazione, ha però espresso il suo rammarico per la mancata partecipazione di associazioni territorialmente vicine. A seguito della firma del protocollo di gemellaggio che prevede un’intensificazione di rapporti collaborativi tra le sezioni, ilpresidente Avis del comprensorio di Caserta, il dottor Sabatella ha tracciato un bilancio della giornata. Egli ha posto l’accento sulla serietà di tali manifestazioni che non devono rimanere fini a se stesse ma devono essere propedeutiche allo scambio di esperienze per emulare gli aspetti positivi delle altre sezioni e confrontarsi periodicamente.

Prima del momento di festosa riunione assicurata dal pranzo sociale, si e tenuto lo scambio di doni tra le cittadine gemellate e grazie all’amministrazione di Santa Maria Capua Vetere è stato distribuito un opuscolo in cui vengono illustrate la storia dell’Avis e le meraviglie storico-culturali della città. Con l’auspicio che davvero possa esistere una nuova generazione di avisini in città, vogliamo mettere in luce che, almeno per un giorno, il territorio casertano è salito agli onori della cronaca nazionale non per il sangue versato sulle sue strade ma per il suo sangue donato, quale simbolo di vita e di speranza.

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