Le cartolibrerie rifiutano le cedole comunali: protestano i genitori

di Pina Vitolo

Alfonso SantagataSAN MARCELLINO. La maggior parte delle librerie di San Marcellino si rifiutano di distribuire ai genitori i libri di testo per le scuole elementari in cambio di cedole librarie, visto che ancora non hanno ricevuto il pagamento, da parte del Comune, dei libri consegnati nell’anno precedente.

Preoccupazione e malcontento si respirano fra i tanti genitori che, dopo l’inizio ritardato delle attività scolastiche rispetto alla data prevista dal calendario regionale, ora, martoriate dalla crisi, dovranno anche accollarsi il costo dei libri di testo necessari per la frequenza della scuola. A calmare le acque è l’assessore alla pubblica istruzione, l’avvocato Alfonso Santagata (nella foto), il quale afferma: “Ci scusiamo per il grave disagio causato alla cittadinanza e ai tanti genitori e docenti, ma ci impegneremo al massimo per cercare di risolvere la situazione durante le vacanze natalizie, anche perché, visto che nello scorso anno non mi occupavo della pubblica istruzione, non ero a conoscenza della situazione, ma risolveremo la questione in tempi brevissimi”.

Intanto, dall’altro fronte, i genitori non ci stanno e si sono riuniti per la costituzione di una nuova associazione, ‘Scuola Amica’. Senza scopo di lucro e senza alcun colore politico, la nuova associazione ha come obiettivo quello di garantire la supervisione nei confronti delle istituzioni scolastiche ed amministrazione pubblica affinché siano garantiti e rispettati i diritti dei bambini.

“Ormai ci siamo quasi. Prima facciamo e prima iniziamo a contrastare tutte queste negligenze ed inadempienze da parte dell’istituzione scolastica e dell’amministrazione comunale che stanno, con il loro modo di fare, calpestando i diritti dei nostri bambini”, afferma è il portavoce della neo-associazione, Alfonso Borzacchiello, il quale invita anche tutti i genitori degli alunni della scuola materna ed elementare di San Marcellino, interessati ad aderire alla costituzione dell’associazione, a visionare la bozza dello statuto, disponibile, tra l’altro, su un apposito gruppo Facebook, e a proporre eventuali modifiche.

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