Sel: “Necessario il risveglio della città”

di Redazione

Giancarlo BurrelliMONDRAGONE. “Non abbiamo bisogno di un sindaco”. Lo affermano gli esponenti di Sel Mondragone guidati da Giancarlo Burrelli.

“Abbiamo bisogno di una squadra. Abbiamo bisogno delle donne e degli uomini di buona volontà che vogliono dedicare un pezzo della loro vita alla Città in cui hanno deciso di vivere. Purtroppo questo inizio di campagna elettorale è partito nel modo peggiore. Polemiche e contrapposizioni, guerra di comunicati e volantini, autorappresentazione di singoli e di gruppi. E su tutto aleggia un ritorno di vecchie ed equivoche consorterie che per 9 anni hanno inquinato la vita politica di Mondragone. I partiti, quando esistenti, sono già all’opera per ricostruire vecchie logiche nella composizione delle liste. E con le stesse dinamiche si costruiscono liste, dette civiche, con l’interesse di parte, senza pubblicità, progettualità ed apertura alla Città. In questo panorama la parte sana della città si mantiene ai margini, tra indignazione e rabbia, disgusto della politica e tentazione al non voto. Una accidia che prelude ad un disinteresse per le sorti comuni che lascia piena libertà al solito ‘balletto della politica’. Nessuno è senza colpa. Noi vogliamo lavorare ad una aggregazione ampia ed omogenea, ad una idea di Città chiara e condivisa, ad un progetto che abbia come centrale l’impegno per lavoro ed economia, vivibilità e giustizia, etica e integrazione. Parole che debbono trovare 16 consiglieri senza ‘scheletri nell’armadio’, senza interessi di parte o di gruppo, senza un passato da giustificare”.

“Recentemente – continuano i vendoliani – è emersa una proposta di primarie. Condividiamo. Ma esse sono il giusto epilogo di una coalizione, essenzialmente politica, che ha già condiviso obiettivi e finalità. Noi ci siamo. La stessa ‘lista Taglialatela’, nata e cresciuta in questi mesi, sembra una idea goliardica se non fosse maledettamente vera la logica imperante del voto a Mondragone. Non possiamo condividerla ma ne rispettiamo la franchezza. Per tutto questo non staremo alla finestra ma ci opporremo, in tutti i modi democratici, ad un languido destino di Mondragone verso vecchi signori della politica e vecchie logiche di potere o, peggio ancora, il ritorno di oscuri padroni. Non perdiamoci di vista”.

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