Tagliafierro: “Utilizzare stenditoi per risparmio energetico”

di Redazione

Aldo Tagliafierro MADDALONI. Gli stenditoi continuano a tenere banco in città. Qualcuno li collega ad un affare immobiliare, mentre la politica continua ad interrogarsi se chiuderli o non chiuderli.

Quello che, a detta di qualcuno, passa per l’affare del momento, trova in Aldo Tagliafierro precise puntualizzazioni. Dopo aver sollecitato in Consiglio l’immediata risoluzione, il consigliere approva il lavoro finora svolto dall’Ufficio di Piano. “In questi giorni – specifica – non si è fatto altro che parlare di abusivismo e di privilegi da estendere a chi possiede uno stenditoio. E di questo passo, se non si realizzeranno le chiusure, veramente l’illegalità prenderà il posto della concreta possibilità di operare interventi, che mirano al risparmio energetico, come previsto dalla legge regionale del piano casa”.

L’Ufficio di Piano ha licenziato un programma che permette la chiusura degli stenditoi da utilizzare come involucri edilizi per il risparmio energetico. La loro chiusura permetterebbe di ridurre di oltre un terzo i consumi energetici degli edifici esistenti. Si ricaverebbe così un enorme vantaggio in termini ambientali, settore in cui il Comune di Maddaloni risulta essere carente. “E’ così. Stando al lavoro pianificato dai tecnici dell’Ufficio di Piano, gli stenditoi potrebbero diventare dei captatori di energia ed essere utilizzati come locali per il contenimento energetico degli edifici. Questo – continua il consigliere – comporterebbe vantaggi immediati sia per i proprietari degli immobili che per la città”.

Non solo risparmio energetico, ma anche aumento del valore commerciale dell’immobile, grazie all’adeguamento alla nuova normativa sulla certificazione energetica degli edifici. “E’ difficile far comprendere a chi vuole fare veramente speculazione che non si vuole sanare nessun abuso. Gli stenditoi esistono e vanno utilizzati al meglio. Le opere di edilizia eco-sostenibile – chiarisce Aldo Tagliafierro – sono considerate di pubblico interesse ed è per questo motivo che bisogna incentivarle, fermo restante che lo spazio interno va utilizzato solo ed esclusivamente per essere adibito a lavanderia o a stenditoio”. Non solo favorire la bioedilizia, ma anche dare respiro alle casse comunali. A trarne beneficio da questa operazione potrebbe essere soprattutto il Comune.

“Il Comune – conclude il Consigliere – potrebbe incassare ulteriori oneri concessori e far ripartire il comparto edile. Oggi più che mai, in un contesto di congiuntura economica negativa, la chiusura degli stenditoi potrebbe significare opportunità di lavoro sia per i tecnici che per il settore dell’edilizia, con grandi vantaggi per l’indotto. In tutto questo non va trascurato il beneficio per i proprietari, che devono far fronte continuamente alle problematiche derivanti dagli agenti atmosferici, come ad esempio le infiltrazioni d’acqua piovana”.

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