MADDALONI. Era nellaria. Dopo lautorizzazione paesaggistica, la Regione autorizza la Cementir alla prosecuzione dellattività estrattiva della cava di calcare.
Lo fa con il decreto dirigenziale numero 74 del 7 ottobre 2011 del Genio Civile di Caserta. Ad annunciarlo è il consigliere comunale Aldo Tagliafierro, che il mese scorso aveva presentato in Consiglio una mozione per ricorrere contro la decisione di Caldoro che ha concesso il lasciapassare su qualsiasi vincolo paesaggistico. Non ci voleva molto fa sapere Tagliafierro – a capire che necessitava quellatto per dare il via allampliamento della Cementir. Un atto per il quale ho chiesto lintervento del Consiglio per bloccarlo. Ma è stato studiato tutto a tavolino e contro la nostra città, che è diventata la città con i più alti gli indici di inquinamento nella provincia di Caserta. Caldoro continua nel giro di pochi mesi ha legato il suo nome a due provvedimenti pesantissimi contro Maddaloni: il sito di stoccaggio dei rifiuti speciali a Lo Uttaro ed ora la continuazione dellattività estrattiva della Cementir.
La Cementir, inoltre, si estenderà in località Laureto-Pintime, nei Comuni di Caserta e Maddaloni, e nel sito di ampliamento ubicato in località San Michele, che toccherà anche Valle di Maddaloni. E una follia. continua il consigliere di opposizione Lattività estrattiva della Cementir non riguarderà solo Maddaloni, che nel raggio di pochi chilometri si ritrova a convivere con un altro cementificio, quello di Moccia, ma anche Valle di Maddaloni. Per i prossimi anni ci ritroveremo con un tasso di mortalità che è destinato ad aumentare e con conseguenze ambientali che lascio immaginare. E sufficiente dare uno sguardo ai Colli Tifatini, per rendersi conto della gravità della situazione. La mano scellerata del centrodestra incalza Tagliafierro non è vero che salva i dipendenti, ma da appoggio a quei poteri imprenditoriali a cui non sa dire di no. Poteri imprenditoriali che con il cemento stanno impedendo qualsiasi opportunità di sviluppo del nostro territorio, a partire dal Policlinico.
Eppure, la settimana scorsa sono iniziate le audizioni alla Regione sulla legge che dispone la delocalizzazione delle cave e dei cementifici, con la salvaguardia dei lavoratori. Unaltra presa in giro. – commenta Tagliafierro – Alle audizioni era presente anche lassessore allambiente di Maddaloni, Rosaria di Nuzzo. Adesso capisco perché non ha speso una sola parola per la nostra città e contro la Cementir.
Nonostante sia stato riconosciuto lo stato di zona altamente critica dove opera la Cementir, la Regione è andata avanti per la sua strada. La cava Cementir ricade in unarea definita “di crisi” dal Piano Regionale delle attività astrattive. Ora tocca al Comune di Maddaloni, la cui posizione è stata espressa dal sindaco Cerreto, che precisò, con nota numero 41 al Genio Civile, che il Comune di Maddaloni non era tenuto ad emettere alcun provvedimento e che la Conferenza di servizi aveva concluso favorevolmente la propria istruttoria. Pertanto, qualsiasi provvedimento sarebbe stato illegittimo e privo di qualunque supporto normativo. Non sono daccordo. conclude Tagliafierro Il sindaco deve formalizzare latto convenzionale e salvare quella che è la competenza consiliare. La variante urbanistica spetta al Consiglio. Il Consiglio comunale si dovrà pronunciare in merito ed allora capiremo ancora meglio da che parte sta il centrodestra di Maddaloni.