Marchionne: “Fiat fuori da Confindustria”

di Redazione

Sergio Marchionne ed Emma MarcegagliaTORINO.Fiat e Fiat Industrial usciranno dal primo gennaio 2012 da Confindustria. È quanto si apprende da una lettera dell’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, al presidente di confindustria, Emma Marcegaglia.

“Il nostro è un addio ufficiale a Confindustria, che parte dal primo gennaio 2012: non facciamo entrate e uscite” ha detto Marchionne ai giornalisti. E dopo l’annuncio Fiat cede quasi il 4% e Fiat Industrial il 3,27% in Borsa. “Ti confermo – scrive Marchionne – che, come preannunciato nella lettera del 30 giugno scorso, Fiat e Fiat Industrial hanno deciso di uscire da Confindustria con effetto dal 1 gennaio 2012. Stiamo valutando la possibilità di collaborare, in forme da concordare, con alcune organizzazioni territoriali di Confindustria e in particolare con l’Unione industriale di Torino. Da parte nostra, utilizzeremo la libertà di azione applicando in modo rigoroso le nuove disposizioni legislative. I rapporti con i nostri dipendenti e con le organizzazioni sindacali saranno gestiti senza toccare alcun diritto dei lavoratori, nel pieno rispetto dei reciproci ruoli, come previsto dalle intese già raggiunte per Pomigliano, Mirafiori e Grugliasco. È una decisione importante, che abbiamo valutato con grande serietà e attenzione, alla quale non possiamo sottrarci perché non intendiamo rinunciare a essere protagonisti nello sviluppo industriale del nostro Paese”.

“JEEP” A MIRAFIORI. Fiat conferma l’intenzione di installare nello stabilimento di Mirafiori la versione più aggiornata di una delle tre principali architetture sulla quale saranno prodotti diversi modelli dei vari marchi. Lo riferisce un comunicato del Lingotto. L’installazione degli impianti produttivi inizierà nel 2012 mentre l’inizio della produzione del primo modello, un Suv a marchio Jeep, è previsto per la seconda metà del 2013. “Questo è un passo importante nei nostri piani di rinnovo del sistema produttivo in Italia collegato all’andamento dei mercati e all`ampliamento della rete distributiva resa possibile dall’integrazione con il Gruppo Chrysler”, commenta Marchionne. “Questa architettura avanzata – prosegue – ci permetterà di disporre delle più aggiornate piattaforme per lo sviluppo dei nostri marchi e, ancora più importante, di beneficiare a pieno della completa offerta di motori e trasmissioni di Fiat e Chrysler”. La produzione dell’Alfa Romeo Mito, incluse nuove versioni e aggiornamenti, viene confermata per lo stabilimento di Mirafiori.

NUOVO MOTOREBENZINA A PRATOLA SERRA.Inoltre sarà sviluppato in Italia e prodotto a partire dall’inizio del 2013 nello stabilimento Fma di Pratola Serra (Avellino) un nuovo motore benzina turbo a iniezione diretta per il marchio Alfa Romeo. Il nuovo propulsore 4 cilindri, che sarà predisposto per applicazioni trasversali e longitudinali, con una cilindrata di 1,8 litri e una potenza massima fino a 300 cavalli, diventerà il nuovo riferimento prestazionale della sua categoria. Sarà conforme alle future normative anti inquinamento europee (Euro 6) e americane (Tier2Bin5). Costruito interamente in alluminio, sarà equipaggiato con i più moderni contenuti tecnologici quali l`iniezione diretta benzina a 200 bar, il doppio variatore di fase e un turbocompressore ad alta efficienza. L’architettura motore in alluminio, abbinata alle tecnologie più innovative, garantirà potenza specifica, efficienza, confort acustico e vibrazionale e una dinamica di guida ai vertici della categoria e in linea con le caratteristiche proprie dei motopropulsori del brand Alfa Romeo.

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