Mafia, catturato il boss latitante Giovanni Arena

di Mena Grimaldi

 Giovanni ArenaCATANIA. Catturato dalla squadra mobile di Catania, dopo 17 anni di latitanza, il boss Giovanni Arena, 56 anni.

Ritenuto esponente di Cosa Nostra e a capo dell’ominima famiglia, Arena era ricercato dal 1993 quando riuscì a scappare ad un’operazione contro i Santapaola. Il boss è stato catturato mentre si trovava nel rione Librino, ovvero il suo mandamento di riferimento.Era accusato di avere avuto un ruolo nell’attentato incendiario che il 18 gennaio 1990 distrusse la sede della Standa, allora di proprietà del gruppo Berlusconi, lo stesso giorno dell’arrivo della commissione antimafia in città. Da quell’accusa Arena è stato poi prosciolto.

Il latitante è stato condannato all’ergastolo il 28 maggio 2003 nel processo “Orione 5”, per l’uccisione di Maurizio Romeo, esponente della cosca rivale dei Ferrera, noti come ‘Cavaduzzu’, avvenuto ad Aci Castello il 31 ottobre 1989. Ad evidenziarne la pericolosità, secondo gli investigatori, sarebbe la sua lunga latitanza: 18 anni trascorsi ben protetto dalla “famiglia”, segno, sostengono, del suo inserimento ad alti livelli nell’organizzazione.

La sua famiglia, secondo gli inquirenti, avrebbe adesso una gestione autonoma, con il controllo del mercato dello spaccio di stupefacenti nel rione Librino, e in particolare del famigerato “palazzo di cemento” dello stesso quartiere che produce un giro d’affari illecito da fatturati che la polizia ha più volte definito vertiginosi.

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