Indignati contro la casta di Montecitorio

di Redazione

 ROMA.Decine di persone hanno bloccato il traffico in via del Corso, a Roma, urlando slogan come “via la casta da Montecitorio”.

I manifestanti, partiti da piazza Montecitorio, non hanno striscioni né manifesti ma sventolano solo bandiere tricolore. Le decine di persone, tra cui numerosi giovani, con le bandiere tricole e cantando a ripetizione l’inno nazionale, stanno manifestando in piazza Santi Apostoli. La piazza è presidiata dalle forze dell’ordine in tenuta anti-sommossa e mezzi blindati.

Momenti di tensione tra i manifestanti che stanno protestando a Roma con le bandiere tricolore contro la casta ed alcuni funzionari di polizia. Due manifestanti, tra cui Gaetano Ferrieri (che da diversi mesi sta scioperando contro la casta), sono finiti a terra dopo un parapiglia con i funzionari. Lo stesso Ferrieri è rimasto a terra qualche minuto dopo aver accusato un malore. I manifestanti hanno urlato “vergogna” per gli spintoni della polizia. Ferrieri è stato poi portato via dagli agenti.

“Abbiamo chiesto al sindaco che siano privilegiati i servizi di sicurezza rispetto a quelli di mobilità e che avvenga la stessa cosa il giorno successivo per la partita Lazio-Roma. Per le misure di sicurezza da adottare ne parleremo in comitato e con il ministro. Io non ho preoccupazioni, dobbiamo soltanto prestare la massima attenzione. Siamo pronti a fronteggiare qulasiasi tipo di situazione e comunque i negozi rimarranno aperti”. Lo ha detto il prefetto Giuseppe Pecoraro dopo aver incontrato il sindaco di Roma Gianni Alemanno in relazione alla manifestazione di sabato prossimo degli “indignati”. “tutte le manifestazioni di ordine pubblico sono imprevedibili e questa è come le altre. Il personale di Polizia è sempre lo stesso, il prefetto, il questore e l’Arma sono sempre gli stessi per cui non abbiamo nessun problema. È ancora presto per sapere quanti uomini avremo anche perchè non sappiamo se ci saranno altre manifestazioni in altre località. Abbiamo anche un derby e quindi parte delle risorse devono essere disponibili per la partita di domanica”.

Il palazzo di Bankitalia in via Nazionale, a Roma, è presidiato dalle forze dell’ordine in vista dell’annunciato sit-in degli indignati in concomitanza con l’arrivo del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per un convegno con il governatore Mario Draghi. Polizia, Carabinieri e Vigili urbani presidiano le strade d’accesso alla sede della Banca d’Italia per impedire possibili blitz dei manifestanti. Al momento il traffico lungo via Nazionale, l’arteria principale, è regolare. Davanti al Palazzo Koch stazionano un furgone ed un fuoristrada dei CArabinieri e numerosi troupe delle televisioni.

Tensione e scontri a Bologna tra un centinaio di “indignados” e la polizia davanti alla sede della Banca d’Italia in piazza Cavour a Bologna. I poliziotti hanno caricato per due volte i manifestanti che spingevano per entrare nella sede dell’Istituto di credito. A Genova proteste dei lavoratori della Fincantieri e stazone bloccata.

Sciopero oggi nello stabilimento Fincantieri di Sestri Ponente. I lavoratori, dopo essersi riuniti in
assemblea, hanno deciso di manifestare in corteo per le via della città. Circa seicento manifestanti hanno lasciato lo stabilimento di via Soliman e hanno poi bloccato la stazione ferroviaria di Principe. I manifestanti sono entrati nello scalo e hanno occupato i binari. La circolazione ferroviaria è bloccata. L’azione si è svolta in modo pacifico, non si sono avuti momenti di tensione. I lavoratori protestano contro la mancata presentazione di un piano industriale di rilancio dello stabilimento, e si dicono insoddisfatti delle risposte avute ieri dal ministero dello Sviluppo Economico.

“Il Governo ha il dovere di prendere alcune decisioni per rispondere alle legittime preoccupazioni dei lavoratori Fincantieri che anche oggi proseguono nella loro protesta contro la mancanza di prospettive”. Lo afferma il deputato e capogruppo del Pd in commissione Trasporti alla Camera, Michele Meta.

Scontri fra centri sociali polizia a Bologna. Un centinaio di studenti ha tentato di entrare nel palazzo di piazza Cavour. Davanti all’ingresso, erano schierati polizia e carabinieri in assetto antisommossa. Di fronte alla pressione del gruppo di giovani, sono partite le manganellate e una breve carica. I ragazzi si sono riparati utilizzando scudi di polistirolo. Durante il contatto sono volate alcune aste degli striscioni, è stato esploso un petardo e la polizia ha manganellato le prime file. Una ragazza è rimasta ferita alla bocca. La ragazza ha riportato profonde ferite in bocca e ha perso alcuni denti.

L’intenzione del corteo, era di protestare contro il debito. Hanno esposto striscioni e hanno simulato una processione, portando a braccio una statua di “Santa Insolvenza”. “Lasciateci entrare”, questo lo slogan scandito al megafono dal leader del centro sociale Tpo Gianmarco De Pieri che guida il gruppo di circa un centinaio di giovani. Davanti alla Banca d’Italia anche il leader delle contestazioni del ’77 e di Radio Alice Franco “Bifo” Berardi.

Dopo la tentata irruzione alla Banca d’Italia, e dopo l’invasione in un ufficio della Corte d’Appello, la protesta degli Indignati bolognesi, composta da studenti ed esponenti dei centri sociali, si è conclusa, verso le 13, in piazza Verdi, cuore della zona universitaria. I manifestanti si sono congedati scandendo ancora slogan contro il debito, contro la Banca d’Italia e il Governo. E si sono dati appuntamento alla manifestazione nazionale del 15 ottobre. “Oggi – ha tirato le somme Gianmarco De Pieri, del centro sociale Tpo – ad una ragazza è stata spaccata la bocca. È salita in ambulanza con i denti rotti. Chiediamo aiuto ai fotografi e agli operatori, per capire chi è stato a colpirla. Presentermo, attraverso i nostri legali, un esposto. Riteniamo che la persona responsabile oggi dell’ordine pubblico, non debba far più parte della squadra della Questura di Bologna”.

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