“Indignados”, la protesta sbarca negli Usa

di Mena Grimaldi

 NEW YORK. Rilasciati i 700 dimostranti “indignados” fermati sabato scorso dalla polizia americana durante una manifestazione contro le banche e Wall Street.

Intanto, è iniziata la terza settimana di proteste da parte degli “indignados made in Usa”, ovvero un movimento denominatosi “Occupy Wall Steet”, che protestano contro il salvataggio governativo delle banche e l’influenza della finanza sulla politica americana, ma anche contro l’alto tasso di disoccupazione e i pignoramenti delle case. Alcuni dei rappresentanti del movimento sono accampati anche a Manhattan.

DallaGrande Mela la protesta si sta estendendo anche in altre grandi città americane, comeChicago,Los AngeleseSeattle. I manifestanti hanno fondato anche un giornale indipendente, “The Occupied Wall Street Journal”, nel quale sono elencati i motivi delle proteste dall’occupazione del Zuccotti Park. “Siamo la maggioranza, siamo il 99 per cento e non staremo più zitti”, ha fatto sapere “Occupy Wall Street”, che si descrive come un movimento di resistenza pacifica ispirato alla primavera araba.

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