Ticket mensa, CesaRinasce solidale con residenti Rione Bagno

di Redazione

Cesario BortoneCESA. “CesaRinasce”, a fronte dell’aumento del ticket mensa per l’anno scolastico 2010-2011, organizzò una raccolta firme (articolo su Pupia Cesa del 22 ottobre 2010)al fine di sensibilizzare l’amministrazione comunale a ritirare quello che fu definito un anacronistico balzello …

… che, oltre a penalizzare le tasche dei cittadini abitanti nei quartieri confinanti a Cesa, avrebbe penalizzato tutta la comunità scolastica cesana. Scoppiarono le solite polemiche, si disse che CesaRinasce era un circolo politico, che le rivendicazioni erano strumentali, eccetera. Oggi, l’amministrazione comunale non ha tenuto conto della protesta di piazza e ha perseverato nella decisione per il corrente anno scolastico. Tale scelta, pur legittima, appare ulteriormente scellerata.

Pertanto, non possiamo esimerci da fare una breve riflessione provocatoria al riguardo. Tra gli amministratori comunali esistono due diversi tipi di persone, quelli che si impegnano per cercare di risolvere concretamente i problemi e in alcuni casi pur non riuscendovi, accettano le critiche e si correggono strada facendo, e chi con arroganza e testardaggine, sbaglia, sa che ha preso una cantonata e per non perdere la faccia persevera nel proprio operato. E’ il caso di questo balzello.

Se la scelta, ripetiamo, legittima, dell’amministrazione comunale di differenziare il prezzo dei ticket tra gli scolari di Cesa e quelli provenienti dai paesi vicini ha un fondamento di carattere economico, di razionalizzazione della spesa, della maggiore efficienza dei servizi offerti ai cittadini cesani, di tutelare gli stessi cesani e così via, peraltro per un servizio mensa di pessima qualità come quello dell’anno trascorso, assistiamo ad un’evidente ambiguità da parte dell’amministrazione comunale quando si tratta degli studenti dell’Istituto Professionale Alberghiero che insiste sul nostro territorio. Infatti, non comprendiamo il perché con gli scolari delle scuole comunali l’amministrazione è tanto parsimoniosa nelle spese, offre un servizio mensa scadente, un contributo comunale sui ticket più che misero, effettua unadifferenziazione tra ticket tra i residenti e i non residenti adducendo che quest’ultimi non pagano le tasse a Cesa. Perché, poi, con gli studenti della sede distaccata dell’Alberghiero, per la maggior parte ‘forestieri’, sono invece tanto prodighi di concessioni economiche? Agli studenti dell’Alberghiero vengono forniti strutture e servizi gratuitamente, a cominciare dallo stabile che li ospita, perché si rinuncia a riscuotere il canone di locazione dalla Provincia, alla palestra della scuola elementare data in uso gratuitamente, al parcheggio per il personale nell’area ex palestra del fanciullo e tanto altro ancora. Inoltre, per fare ciò l’amministrazione comunale è stata costretta a trasferire i vari uffici lì allocati ed ad affittare un altro stabile per traslocare parte di essi mentre ha perso la sala conferenza comunale con un aggravio ulteriore di spesa per le casse comunali.

Per quanto descritto, appare evidente una disparità di trattamento tra scolari delle scuole comunali e gli studenti dell’Alberghiero. In aggiunta e in considerazione che il ticket mensa per i non residenti comporta una spesa complessiva inferiore a 10mila euro all’anno mentre per l’istituto alberghiero le spese e le mancate entrate di risorse a nostra approssimativa stima si aggira intorno ai 100mila euro all’anno, tra mancata riscossione di canoni di locazione dalla provincia e canoni di locazione a carico del comune per allocare gli uffici che prima insistevano nel citato stabile comunale, si deduce a nostro avviso l’assoluta irragionevolezza della scelta.

A chi non accetta le critiche diciamo che la nostra associazione è un insieme di persone che lavorano per organizzare attività culturali, sportive, e sociali. E’ fatta di gente in carne ed ossa che opera con spirito di volontariato. Scende in strada, organizza attività, eventi, convegni di interesse pubblico, iniziative volte a salvaguardare l’ambiente, concerti per pianoforte nelle chiese, iniziative a tutela dei cittadini diversamente abili, a tutela delle minoranze come in questo caso dei cittadini del Rione Bagno. Questi ultimi, come recitava lo slogan del referendum di annessione a Cesa, sono cesani, si sentono cesani, hanno legame di sangue con Cesa e oggi non possiamo dimenticarci di loro solamente perché hanno disertato il voto. Perché Cesa è stata sempre ospitale con tutti e le scuole cesane accolgono con orgoglio gli studenti dai comuni limitrofi. Lo scambio e la crescita culturale non possono avere freni e paraocchi.

Cesario Bortone, presidente “CesaRinasce”

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