CESA. La stangata per i non residenti e per i franchi tiratorial referendum per lannessione del Rione Bagno a Cesa, nellaria da settimane, è arrivata.
A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca, avrebbe detto il cardinale Mazzarino. Basta leggere le cifre del servizio di refezione scolastica per lanno 2011/2012, rese note dallamministrazione con un manifesto pubblico, per rendersi conto di tale condotta punitiva.
La quota di compartecipazione a carico dellutente è stata cosi determinata: 1,397 euro a pasto per i residenti; 2,693 euro per i non residenti. Il costo del blocchetto mensa da 25 ticket è di 34,93 euro per i residenti e di 67,33 euro per non residenti.
Non occorre essere dei grandi matematici, per rendersi conto che si tratta del doppio. Un autentico capolavoro di questa amministrazione, la prima nella storia del nostro paese, a varare un provvedimento che avrà, sicuramente, pesanti ricadute non solo sociali ed economiche ma anche politiche.
Si salassano le famiglie in un momento già molto delicato, con tariffe da scuole private per ricchi e si rompe un vincolo di solidarietà e di amicizia con i comuni limitrofi, in primis Aversa, che accolgono da anni nelle proprie scuole i bambini del nostro paese erogando servizi e prestazioni senza discriminazioni di alcun tipo.
Chiediamo, pertanto, alsindaco De Angelise all’assessore all’Istruzione Verde, un atto di buon senso,ovvero la ridefinizione secondo criteripiù equidelle quote di compartecipazione a carico dell’utenteche, a nostro avviso, sonofuori luogo e fuori tempo.
Cesa al Centro