La giunta approva il dissesto. Del Gaudio: “Scelta obbligata”

di Redazione

Pio del GaudioCASERTA. La giunta comunale di Caserta, nella riunione di giovedì mattina ha approvato il documento riguardante il disavanzo di gestione 2010, pari a circa 3,2 milioni di euro, …

… ed il dispositivo mediante il quale entro il 27 ottobre, data ultima concessa dal prefetto per l’approvazione del documento contabile, il Consiglio comunale potrà dichiarare il dissesto finanziario.

“Una scelta obbligata, un atto dovuto così come hanno sollecitato con una nota anche questa mattina la Corte dei Conti e ieri sera i revisori dei conti. È stato un atto coraggioso per garantire alla città la normalità persa in questi anni e per non far pagare ai nostri figli gli scempi del passato”. Così il sindaco di Caserta, Pio Del Gaudio, che dallo scorso mese di maggio guida una coalizione di centrodestra ha motivato la delibera, approvata oggi dalla giunta, che avvia la procedura per la dichiarazione del dissesto finanziario.

Un provvedimento che il consiglio comunale dovrà approvare entro il 27 ottobre prossimo, scadenza imposta dal prefetto, Ezio Monaco, per l’approvazione del bilancio. “Con questo atto – ha aggiunto Del Gaudio – Caserta potrà lavorare per creare sviluppo, occupazione, evitando di inseguire probabili o presunti creditori ma operando a tempo pieno per la crescita economica, sociale e turistica del capoluogo di Terra di Lavoro”.

Nella conferenza stampa , il sindaco insieme con l’assessore alle finanze, Nello Spirito, presenti altri membri dell’esecutivo e consiglieri di maggioranza ha spiegato, anche attraverso le cifre dell’attuale situazione economico-finanziaria dell’ente: accertata una massa passiva di 162 milioni di euro; una massa attiva di 157 milioni di euro; un fondo destinato all’ente di 1,3 milioni di euro e, dunque un disavanzo di amministrazione di oltre 3 milioni di euro.

L’assessore Spirito, nello spiegare i motivi che hanno determinato il parere negativo del collegio dei revisori dei conti sul consuntivo 2010, ha elencato alcuni dei debiti più significativi non ancora onorati dal comune: 3 milioni e mezzo nei confronti dell’Enel, 1 milione e 100 con Telecom; un debito con il gestore della mensa scolastica per un milione e mezzo di euro; circa 6 milioni di euro con Caserta Ambiente, la società che ha in appalto il servizio di raccolta differenziata.

Una situazione debitoria che il mese scorso ha provocato, a causa dei pignoramenti di alcuni creditori, il ritardo di una settimana delle spettanze ai dipendenti comunali e che sta determinando lo sciopero dei circa 180 dipendenti di ‘Caserta Ambientè. Una astensione dal lavoro che sta causando gravi disagi nel centro e nelle frazioni dove, secondo una stima, sarebbero accumulate circa 800 tonnellate di immondizia.

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